Il dato più rilevante è la perdita di abitanti dovuta allo smartworking, a chi ha scelto di lasciare definitivamente la città e ai decessi causati dalla pandemia. Negli ultimi anni è cambiata però anche la mappa demografica dei quartieri. Vediamo la situazione aggiornata.
L’anno del Covid a Milano: CALANO gli ABITANTI, AUMENTANO I SINGLE
# In un anno persi 12.000 abitanti, i residenti sono ritornati al numero registrato nel 2018
Il primo dato che emerge, tra quelli determinati dalla pandemia e dalla conseguente fuga della città e decessi, è il calo dei residenti rispetto alla soglia di 1.404.431 registrata alla fine del 2019. Una crescita che sembrava non potersi fermare fino all’avvento del Covid e invece la popolazione è ritornata a quella registrata nel 2018 di 1.393.502 con una perdita di quasi 12.000 abitanti. Il professore di demografia e statistica alla Cattolica Alessandro Rosina è convinto che, complice la conclusione della fase propulsiva di Expo e la diffusione dello smartworking, la città debba effettuare un cambiamento radicale per attrarre nuovamente abitanti: “Le persone venivano a Milano perché la città offriva una serie di opportunità che non si trovavano altrove e richiedevano la presenza. Ora la città deve essere attrattiva non solo per il lavoro o lo studio, ma per qualità della vita“. Ma come è cambiata la mappa demografica in città negli ultimi anni? Ecco la situazione aggiornata.
# La zona con più residenti è Buenos Aires-Venezia con 62.347
Analizzando nel dettaglio la mappa si nota come la zona con più abitanti sia quella di Buenos Aires-Venezia con 62.347. Ma è tutta la fascia est della città ad essere densamente popolata, partendo da Viale Monza con 29.523, poi Loreto e Padova con rispettivamente con 44.572 e 37.408. Superando la già citata zona Buenos Aires-Venezia, spingendosi più a sud abbiamo: Città Studi con 36.376 residenti, XXII Marzo con 31.720, Umbria-Molise con 22.982 e infine Lodi-Corvetto con 36.129.
# In crescita il numero di single di oltre 105.000 unità in 20 anni. La zona di Loreto con il 64,37% è quella con la concentrazione più elevata
Un dato che fotografa un cambiamento sociale in atto da decenni è l’aumento del numero di single in città, passati da 309.216 nel 2000 a 414.342 nel 2020: +105.000 unità in 20 anni. Osservando più in profondità si scopre che la più alta percentuale di famiglie con una sola persona si trova nella zona di Loreto con il 64,37%, in crescita dell’11% rispetto al 2000. A seguire con il 63,53% l’area della Stazione Centrale, poi il Ticinese con il 62,15% e con il 62,13 la zona dei Navigli.
# Le famiglie più numerose si registrano nelle periferie, con qualche eccezione. Il Parco delle Abbazie con quasi il 13% detiene il primato in città
Facendo un focus sulle famiglie numerose presenti a Milano non si evidenziano anomalie, infatti salvo alcune eccezioni come la zona semi-centrale di Tre Torri che registra una delle concentrazioni più alte in città con il 4,57%, le aree periferiche sono quelle dove le famiglie sono composte da più persone. Il primato però spetta al sud della città con il Parco delle Abbazie che raggiunge la quota del 12,78% sul totale degli abitanti della zona.
Fonte articolo: Milano Corriere
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FABIO MARCOMIN
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