Milano ha moltissime offerte turistiche e sono moltissimi i visitatori stranieri che la frequentano. Cosa proporre come prima visita? Lo abbiamo chiesto ai nostri utenti. Abbiamo ordinato le risposte più gettonate in un percorso “obbligato” da fare a piedi.
Le 5+1 TAPPE IMPERDIBILI per chi viene a Milano la PRIMA VOLTA
#1 Prima tappa: Duomo
Il simbolo di Milano, la chiesa di Santa Maria Nascente è il primo luogo che viene in mente ai milanesi appena pensano alla propria città. L’imponente cattedrale bianca, con le sue guglie e le sue statue è un vero esempio di maestria di scultura e architettura. La visita consente di scoprire un edificio gotico interamente decorato da sculture e vetrate anche al suo interno. Ma il vero e proprio simbolo di Milano è la madonnina d’oro sulla sua sommità, visitabile salendo in cima alla cattedrale, potendo godere di una magnifica vista sulla metropoli.
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#2 Seconda tappa: Galleria Vittorio Emanuele II e Piazza della Scala
Da Piazza Duomo ci si sposta nella Galleria Vittorio Emanuele II, il salotto di Milano, che porta in Piazza della Scala. La galleria, maestria dell’architettura del ferro europea, con le sue pareti decorate e il soffitto in vetro impatta l’occhio del turista. Inoltre si dice che girare tre volte sulle palle del toro che si trova sul pavimento a metà della struttura porti fortuna. In alto si ammirano le immagini allegoriche dei quattro continenti. Al termine della Galleria si accede in Piazza della Scala con il più famoso teatro lirico del mondo proprio di fronte a Palazzo Marino, sede del Comune. In mezzo l’iconica statua di Leonardo Da Vinci.
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#3 Terza tappa: Brera
Proseguendo alle spalle del Teatro alla Scala si arriva nel quartiere più caratteristico di Milano. Brera è da sempre il centro artistico e culturale della città, nella via da cui prende il nome si trovano la Pinacoteca, l’Accademia delle Belle Arti, la Biblioteca Nazionale e la Galleria d’Arte Moderna. Oltre all’arte si può godere dei negozi e dei numerosi ristoranti che creano un’atmosfera “romana”.
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#4 Quarta tappa: Castello Sforzesco
Un raro esempio di castello in pieno centro di una grande città. Continuando il cammino da Brera si arriva al Castello Sforzesco. Abitazione dei signori di Milano, l’imponente castello con lo stemma del biscione in facciata è simbolo della Milano temporale contrapposto alla Milano spirituale incarnata nel Duomo. Il castello è visitabile gratuitamente all’interno, ospita la mostra permanente di oggettistica d’epoca e mostre temporanee di scultura e pittura, tra cui la Pietà Rondanini di Michelangelo. Il Castello si apre sul Parco Sempione, il “Central Park” milanese che ospita flora e fauna tipiche della regione e che conduce fino all’Arco della Pace, forse il luogo di Milano dove si respirano atmosfere tipiche di una grande città del Nord Europa.
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#5 Quinta tappa: Gae Aulenti
Giusto il tempo di prendersi qualcosa nei locali all’aperto che danno sull’Arco della Pace e ci si rimette in moto. Guardando l’Arco della Pace da corso Sempione si prosegue sulla sinistra attraversando via Canonica si arriva in via Paolo Sarpi, l’arteria della Chinatown milanese. Percorrendola verso destra si avanza verso i grattacieli di Porta Nuova. Si supera la piramide di via Pasubio fino a corso Como, la via della Movida. Avanti a sinistra si arriva nel cuore della nuova Milano: piazza Gae Aulenti attorniata dai nuovi grattacieli. Racchiusa tra i grandi edifici è la piazza pedonale, che la sera si illumina di luci al neon e giochi d’acqua. La piazza si apre sulla Biblioteca degli Alberi su cui svetta il Bosco Verticale, il palazzo bandiera della Milano contemporanea.
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#5+1 Ultima tappa: i Navigli
Finora si è potuto ammirare tutto con una comoda passeggiata a piedi. A questo punto si può fare un balzo per vedere l’area più pittoresca di Milano. Si può arrivare comunque a piedi attraversando in senso contrario il centro fino alle Colonne di San Lorenzo. Un percorso che permette di scoprire palazzi d’epoca fino a scoprire la vecchia struttura dei navigli, con le loro chiuse, la darsena e la conca.
A differenza delle grandi città europee che già ce lo avevano, Milano il fiume se lo è dovuto costruire, attraverso una rete di canali per portare l’acqua dai due grandi fiumi che ne delimitano i confini dell’area metropolitana: il Ticino e l’Adda.
In tempi più recenti i navigli di un tempo che rendevano Milano “l’altra Venezia” sono stati interrati. Restano allo scoperto comunque diversi tratti, come il Naviglio Martesana a nord e i più frequentati a sud: Naviglio Grande e Naviglio Pavese che si incontrano nella Darsena nel quartiere Ticinese. Frequentati da mercatini dell’usato di giorno e da chi è alla ricerca di buon cibo e drink di notte, quartiere molto amato dagli universitari.
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SARAH IORI
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