Come tasso di difficoltà di reperimento di figure dirigenziali Milano si mostra sia in controtendenza (positiva) rispetto a ciò che avviene nell’intero Paese, sia capofila delle regioni italiane in tema di impresa, dirigenza e management.
I dati sono stati esposti durante uno degli ultimi incontri organizzati all’Auditorium de Il Sole 24 ore da 4.Manager in collaborazione con il gruppo editoriale: l’appuntamento, che verteva su quello che sarà il futuro terreno su cui si muoveranno i manager d’Italia, ha affrontato diverse tematiche legate al mondo della dirigenza e dell’impresa, soffermandosi sulla necessità di risposte concrete al mismatching tra la domanda e l’offerta del mercato manageriale e toccando argomenti come digitalizzazione, internazionalizzazione e sostenibilità.
MANAGEMENT e IMPRESA: Milano è CAPOFILA d’Italia. La SOSTENIBILITÀ è il suo TALLONE d’ACHILLE. Intervista a Giuseppe Torre
# Competenze e Networking: i punti chiave di Milano
«A Milano c’è, innanzitutto, un vantaggio numerico, è una questione logistica: non vi è necessità di spostamenti, di trasferimenti. È tutto concentrato sullo stesso territorio, che tra l’altro è uno dei più avanzati ed evoluti dal punto di vista dei servizi e dell’industria, per cui le difficoltà per il reperimento di figure dirigenziali si dimezza», spiega Giuseppe Torre, Responsabile Scientifico Osservatorio 4.Manager. Troviamo, inoltre, una concentrazione di competenze, soprattutto specifiche, che difficilmente si ritrova in altre zone del Paese. Altre specifiche che portano Milano e la Lombardia a essere la zona più forte d’Italia sono una dinamicità del mercato e una competitività molto alta tra le aziende. «In più» – aggiunge Torre – «ci sono fenomeni specifici come quello della rete relazionale e del networking: la maggior parte delle persone ha una fitta e importante rete di relazioni e contatti che le permette di avere sempre nuovi collaboratori o partner strategici, perché oltre alle competenze c’è un discorso di fiducia che, decisamente, sta alla base».
# Sostenibilità: il tasto dolente di Milano
Propensione all’innovazione e al rischio, un mindset ben definito, networking e competenze: sono numerosi, come abbiamo visto, i punti a favore del capoluogo lombardo in merito al futuro del management. Qual è, però, il suo punto debole?
«La sostenibilità è uno dei temi sui quali Milano non è la città più “forte” d’Italia: ci sono aree del Paese che si sono mostrate più consapevoli rispetto al cambiamento e alle competenze in ambito sostenibilità. La struttura produttiva milanese sicuramente non aiuta e il mindset generale nemmeno: Milano deve mettersi in pari, la classe dirigente deve sicuramente “aggiornarsi” in materia, perché quello della sostenibilità è uno dei temi che toccheranno i più grandi cambiamenti del futuro. Se la Lombardia vuole continuare a essere capostipite del Paese deve restare al passo con le necessità del tempo».
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SABRINA FALANGA
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