Usati convenzionalmente per indicare qualcuno di “tamarro” o “zarro”, in realtà i maranza e giargiana sono ben diversi tra loro. Termini entrati nello slang giovanile e non, ognuno ha caratteristiche precise. Cosa li accumuna? Il fatto di distinguersi dalla popolazione “imbruttita” del capoluogo lombardo. Ma quali sono le caratteristiche dei maranza e dei giargiana che si aggirano per le strade di Milano?
MARANZA o GIARGIANA: chi vince la SFIDA METROPOLITANA?
# Mar – zanza: da dove deriva il termine maranza?
Il termine maranza è diventato virale. Deriva da “zanza”, traducibile in imbroglione, truffatore, furfante, e “mar”, prefisso che si riferisce alla presunta origine marocchina: si parla piuttosto di uno stereotipo degli anni Ottanta e Novanta quando le persone maghrebine erano considerate tutte di origine marocchina. L’unione delle due parole crea il maranza: persona solitamente straniera che si aggira per la città con un atteggiamento sospetto, tipico di un piccolo criminale. Stereotipi a parte, il maranza è ormai dappertutto, ma bisogna distinguerlo nelle sue due accezioni.
# Il maranza criminale
La parola maranza non è una novità, fa parte dello slang milanese da parecchi anni, ma è solo recentemente che è balzato alla ribalta. I maranza sono i membri delle babygang che compiono atti violenti e vandalici. Ragazzini, spesso minorenni, che aggrediscono e minacciano turisti, lavoratori e gente che cammina per le strade della città. Sono molesti e violenti, nonché truffatori. Si muovono spesso in gruppo per fare paura e solitamente sono di sesso maschile e di origine nord africana. È gente che fa casino, impossibili da non notare, soprattutto per il loro essere un incrocio tra la persona truzza e quella rozza.
# Il maranza regolare
Ma oggi il maranza non è solo questo, non è solo il membro della babygang che va in giro a creare casino e a commettere atti criminali. Oggi con maranza intendiamo piuttosto i gruppi di ragazzini minorenni dai look inconfondibili: capelli arruffati, tuta in acetato di marca (solitamente contraffatta), borsello a tracolla e maglie delle squadre di calcio. Outfit che viene completato da accessori vistosi. Ti accorgi che stanno arrivando perché da lontano senti qualche urlo e risata un po’ troppo forte, ma soprattutto senti una musica trap che pian piano si fa sempre più alta, che ovviamente esce dall’immancabile cassa bluetooth che i maranza si portano ovunque. Non c’è distinzione di sesso, i maranza sono ragazzine e ragazzini che si atteggiano da bulletti e che credono di aver vissuto già tutto nella vita, un po’ scontrosi e sempre pronti a fare rissa.
E se per caso te li trovi in stazione e non hai di meglio da fare se non osservarli e ascoltare i loro discorsi, seguirli ti parrà impossibile: tra un’alternanza di “fra” e “bro” (rispettivamente fratello e la traduzione inglese brother), usati più come intercalare che come nome per chiamare l’amico o amica, e una serie di termini dello slang giovanile che neanche i ragazzi di 25 anni capiscono, ti sarai rassegnato dopo pochi minuti.
# Giargiana, l’origine napoletana del nome
Arriviamo ora al giargiana, da dove deriva la parola? Giargiana è l’abbreviazione di “giargianese”, un termine ormai ben fissato nella cultura lombarda e milanese che serve ad indicare chi non viene dal capoluogo lombardo, che provenga dalla periferia o dal sud Italia poco importa, il fatto è che non è di Milano. Il giargiana lo si distingue per gli usi, le abitudini e il dialetto. Ma la parola giargiana non è nata a Milano…no, anzi, è ai napoletani che si deve questo termine.
Il termine “ggiaggianése” inizialmente era infatti usato dai napoletani per distinguersi dagli abitanti di Viggiano, piccolo paesino in provincia di Potenza, in quanto barbari. Il termine pian piano sparì e ritornò durante la Seconda Guerra Mondiale, quando gli alleati arrivarono in Campania, Puglia e Abruzzo. Gli italiani iniziarono a chiamare inglesi e americani “giaggiana” per sottolineare le loro differenze e il fatto che non capivano la lingua e la cultura.
# Di Milano ma non di Milano Milano
Arrivato finalmente a Milano, cosa si intende con giargiana? Il Giargiana oggi è quella persona che nella classica conversazione: “Di dove sei?” “Milano.” “Ma Milano Milano?” risponde di no. No perché seppure dice di vivere nel capoluogo meneghino, in realtà è dell’hinterland o della periferia e ne è anche orgoglioso di non vivere in centro città, però poi si spaccia per milanese. È quella persona che si distingue per bene dalla folla perché non si mette ai lati delle porte della metro quando si aprono, perché non si ricorda che prima si fa scendere e poi si sale, senza fare nessuna gara. È quella persona che, sempre in metropolitana, nella fretta milanese si ferma ad ascoltare le band che intrattengono i viaggiatori e magari gli fa anche un video. Il giargiana è colui che non si veste alla moda, o almeno che non si veste come un milanese, e proprio per questo anche prima che inizi a parlare spesso lo si individua.
Pian piano si iniziarono a chiamare giargiana anche gli zarri e tamarri, proprio per come si vestivano e per i loro atteggiamenti un po’ rozzi. Si perché il giargiana, in quanto non di Milano, è pure rozzo.
# Ma allora chi vince la sfida metropolitana?
Giargiana e maranza anche se molti li confondono, non sono la stessa cosa, anzi sono due tipologie di persone ben distinte. Ma se i milanesi dovessero scegliere solo uno dei due e riuscire ad eliminare l’altra categoria, chi sceglierebbero di salvare?
Certo i giargiana non sono le prime persone amate dai milanesi, ma almeno non danno fastidio all’ordine pubblico. I maranza sono rumorosi nel vero senso della parola, fanno casino e importunano la gente. I giargiana al massimo irritano solo il loro interlocutore. Allo stesso tempo bisogna scagliare una pietra a favore dei maranza: sono giovani, può essere che crescendo inizino ad essere persone rispettabilissime. I giargiana invece a volte sono già grandi, eppure non migliorano. Ma i maranza, che si sentono invincibili rubando una cover del telefono da 5 euro, rimangono anche dei piccoli truffatori. Teniamo i giargiana quindi? Lasciamo decidere a voi milanesi.
Continua la lettura con: 7 cose che un PROVINCIALE trova ASSURDE nei MILANESI
BEATRICE BARAZZETTI
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