Mega parco o «trucchetto» per nuove costruzioni? Quel pasticciaccio brutto della Maura

Un nuovo quartiere nell'area verde vincolata? Palazzo Marino potrebbe far valere un suo diritto, ma rimangono molte ombre sulla vicenda

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Maps - Area La Maura

Un quartiere da 4.500 persone su un’area sottoposta a vincolo ambientale e monumentale? Questo il rischio, anche se Palazzo Marino ha un diritto di prelazione per acquistare i terreni e realizzare un parco grande doppio il Sempione. Un diritto che potrebbe esercitato in un modo che alcuni ritengono quantomeno contraddittorio. 

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Mega parco o «trucchetto» per nuove costruzioni? Quel pasticciaccio brutto della Maura

# Il no al Milan quando voleva costruirci il suo stadio

Ipotesi stadio Bosco Boeri La Maura immaginato qualche anno fa per il Milan

La pista Maura è stata più volte al centro del dibattito pubblico a Milano. Prima l’intenzione del Milan di costruirci il suo stadio di proprietà: un progetto stoppato sul nascere, quando erano in corso le trattative per l’acquisizione dell’area da parte della società rossonera, per via delle proteste e opposizioni in Consiglio comunale a cui si è aggiunta la manifestazione di ambientalisti e residenti anti-stadio, una catena umana di tremila persone attorno all’impianto nella primavera 2023. La motivazione principale della bocciatura risiede nel fatto che la pista ha un vincolo ambientale nel Parco Sud. I rendering circolati in rete poco dopo la chiusura dell’Ippodromo, di un nuovo quartiere residenziale costituito da 20 edifici, aveva però di nuovo messo in allerta residenti e ambientalisti. In questo caso il Comune di Milano aveva smentito tale possibilità, ma nelle scorse settimane è emerso qualcosa di nuovo.

Leggi anche: Chiude l’Ippodromo: al suo posto un nuovo quartiere?

# La promessa di vendita di Snaitech a F3A Green per edificare un nuovo quartiere con una volumetria “esagerata”

Rendering nuovo Quartiere residenziale La Maura

L’ipotesi che la pista Maura passi da area verde a nuovo quartiere residenziale è diventata reale. Tra Snaietch e F3A Green è infatti stato stipulato un preliminare di compravendita a luglio 2021, in parte modificato nel 2022 con alcune dilazioni di tempistiche, per la vendita via definitiva dell’Ippodromo. F3A Green, che ha presentato le sue intenzioni nel corso di un incontro pubblico, intende costruire su 130mila dei 170mila mq dei terreni demolendo e ricostruendo alcun palazzi degli anni ’70 sul lato del quartiere Gallaratese “valorizzando l’area verde vincolata”.

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Vorrebbe dire un nuovo quartiere di circa 4500 persone che necessiterebbe poi di servizi accessori quali scuole, strade e parcheggi. Una superficie edificatoria così elevata, tenendo conto che fa parte del Parco Agricolo Sud e dove quindi non si potrebbe costruire nulla, perchè conteggiata tenendo conto anche dei 550.000 mq della Pista Trenno nonostante sia già a verde oltre che protetta da vincolo monumentale e che quindi non potrebbe generare volumetrie.

# Il diritto di prelazione del Comune di Milano sui terreni vincolati

ph. Affaritaliani – aula consiliare Palazzo Marino

Nel preliminare d’acquisto dei terreni c’è però un diritto di prelazione che il Comune di Milano può esercitare, proprio in virtù del vincolo: “Le parti danno atto che gli immobili vincolati sono oggetto del diritto di prelazione di cui all’art. 60 e ss. del Codice dei Beni Culturali”. Questo significa che l’acquisto è sottoposto alla “condizione sospensiva del mancato esercizio del diritto di prelazione da parte dei soggetti pubblici aventi diritto entro 60 giorni dalla data di ricezione da parte di questi ultimi della relativa denuncia ai sensi dell’art. 59 del Codice dei Beni Culturali”. In poche parole, se Palazzo Marino decidesse di far valere la propria posizione, potrebbe decidere di acquistare i terreni entro 60 della stipula tra Snaietch e F3A Green.

# Palazzo Marino disposto a spendere 20 milioni di euro per avere un parco grande il doppio del Sempione

Maps – Area La Maura

Sulla sua pagina facebook il consigliere comunale Enrico Fedrighini si è posto questa domanda: perchè non espropriare i terreni de La Maura, visto il vincolo presente, con un conseguente costo inferiore a carico di Palazzo Marino? La risposta è arrivata dal fatto che al Comune di Milano interesserebbero non solo i 170mila mq dell’ex Ippodromo ma anche i 550mila della pista Trenno per realizzare un parco grande il doppio del Sempione, di oltre 700mila mq, e dare vita un’area verde da 1,6 milioni di mq mettendo in connessione anche Parco Trenno e Parco delle Cave. Per acquistare tutta l’area è stato ritenuto congruo dagli uffici comunali l’importo di 20 milioni di euro, la stessa cifra che spenderebbe la società F3A Green, ma rimane da capire se davvero in linea con i valori reali di mercato per identiche tipologie di terreni.

# Una ricompensa per la cancellazione del parco dei Capitani nel caso del nuovo stadio di Inter e Milan?

Credits dpstadiomilano.it – Masterplan Nuovo stadio

La notizia della possibile acquisizione dei terreni di Snaitech era in realtà emersa durante la seduta in Consiglio Comunale nella quale Sala ha relazionato sull’ipotesi del nuovo stadio di Inter e Milan a San Siro a fianco dell’attuale Meazza, con demolizione di una buona parte dello stesso. Passata sotto traccia rispetto al tema principale della giornata, rivista alla luce degli ultimi risvolti per la vicina pista Maura sembra configurarsi come una ricompensa per residenti e milanesi in generale per la possibile cancellazione del parco dei Capitani. L’area verde sarebbe infatti lo spazio scelto dove costruire il nuovo impianto per il calcio e il nuovo verde previsto nel progetto delle due società milanesi sarebbe in prevalenza impermeabile, in quanto da realizzare dove oggi c’è cemento e asfalto.

Fonte: Repubblica Milano

Continua la lettura con: Dal secondo ANELLO agli ultimi RENDERING: MILAN e INTER fino all’ULTIMO STADIO

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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