14 febbraio: il giorno del «monte dell’amore» di Milano

Se Milano è una pianura perfetta, da dove spunta il Monte Stella? E quale storia si nasconde dietro il suo nome?

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ph. @griff_fra
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Milano è una città senza mare e senza rilievi, ma i milanesi hanno sempre avuto un talento speciale nel reinventare ciò che la natura non ha concesso. Così è nato l’Idroscalo, un’oasi artificiale dove il vento gonfia le vele dei kite surf, e la Montagnetta di San Siro, dove Alberto Tomba ha vinto la sua prima gara di sci di rilievo nazionale. Ma se Milano è una pianura perfetta, da dove spunta il Monte Stella? E quale storia si nasconde dietro il suo nome? E perché lo si può considerare il simbolo di San Valentino a Milano?

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14 febbraio: il giorno del «monte dell’amore» di Milano

# Per fare un monte ci vogliono delle macerie


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La Montagnetta di San Siro non è nata per lo sci, ma per risolvere un problema ben più drammatico. Siamo nel dopoguerra, Milano è ferita: i bombardamenti e la demolizione degli ultimi bastioni hanno lasciato la città sommersa dalle macerie. Cosa farne?

A trovare la soluzione è Piero Bottoni, architetto e visionario della ricostruzione. Mentre nella vicina QTB sta realizzando un quartiere ideale, immagina un nuovo destino per quei detriti: trasformarli in una collina artificiale, il Monte Stella.

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# «Non eliminate, non buttate via niente»

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«Non eliminate, non buttate via niente» dice Piero Bottoni. In una Milano lacerata dalla guerra, bisogna ripartire da ciò che resta, anche se ciò che resta sono solo macerie. E così nasce un’idea audace: trasformare la distruzione in paesaggio.

Il progetto iniziale prevedeva una collina alta il doppio, ma anche con i suoi 45 metri il Monte Stella è un manifesto di rinascita. Una montagna artificiale, costruita strato dopo strato con le rovine della città. Gradoni panoramici si susseguono a spirale, collegati da una strada che avvolge la collina come una vite, conducendo alla vetta: un punto di osservazione privilegiato, dove Milano e il suo hinterland si svelano in tutta la loro vastità.

Ma questo luogo non è solo un’opera di urbanistica visionaria. È anche una straordinaria manifestazione d’amore. Un progetto speciale per una città da ricostruire, così speciale che Bottoni decise di dedicarlo alla donna della sua vita: Elsa Stella.

Così, da allora, la Montagnetta di San Siro divenne il Monte Stella

Continua la lettura con: L’Idroscalo avrà un gemello a San Siro

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