Balabiòtt: ma chi è che ballava nudo a Milano?

Uno dei termini più pittoreschi del milanese ha un'origine altrettanto curiosa. E misteriosa

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credit: laregione.ch

Uno dei termini più pittoreschi del milanese ha un’origine altrettanto curiosa. Vediamo che cosa significa e perché si definisce in questo modo. Ci sono due teorie a riguardo. 

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Balabiòtt: ma chi è che ballava nudo a Milano?

# “Va là, balabiòtt!”

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Un tempo era usuale sentirsi dire dai nonni: “Va là, balabiòtt!”. Non è esattamente un insulto ma nemmeno un complimentoPer comprendere il suo significato dobbiamo analizzare le due parole da cui è composto: “balla” e “biotto”, cioè balla nudo.

# I danzatori nudi del manicomio

ca de ciapp e balabiott

Ci sono due interpretazioni a tale epiteto: la prima vuole associare alla figura del danzatore nudo quella del matto. Fino alla riforma Basaglia infatti, negli anni ’60 i matti nel manicomio venivano lasciati nudi. Secondo questa ipotesi chi ti dava del balabiòtt ti dava quindi del fuori di testa.

# Il ballo dei rivoluzionari milanesi

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La seconda teoria narra che nel 1796, durante le fasi costituenti della Repubblica Cispadana, venisse piantato in tutte le città liberate un albero della libertà, un palo addobbato con ghirlande e nastri sormontato da un cappello frigio. Sotto questi alberi la gente, nel cui novero si contavano specialmente scamiciati e straccioni seminudi, ballava a suon di musica. Da qui l’appellativo balabiott.

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Continua la lettura con: Le 10 PAROLE che fanno più RIDERE del milanese

GIULIA PICCININI

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Giulia Piccinini
Ho 38 anni, due figli, sono nata e cresciuta a Milano. Laureata in filosofia, insegnante. Da sempre curiosa di Milano, delle sue storie e delle sue curiosità. Amo girare la mia città continuando a scoprire le sue meraviglie.

1 COMMENTO

  1. Mi sono divertita ma ho amato la descrizione fatta a questa bella città che io la descrivo “casa”.
    Abito zona San Siro e benché non sono nata a Milano ma ci vivo da 49anni!! apprezzo moltissimo questa città con il suo rumore costante,con l’essere organizzata da fare tante cose senza stressarmi. Ho sempre fatto girare la città intorno a me e non ho mai permesso che io girassi come una trottola intorno ad essa senza tregua .Apprezzo la varietà di gente che io contatto per trasmettere loro il messaggio in qualità di testimone di Geova e sono contenta. Sono arrivata nel 1972 a lavorare insieme a mio marito come colf x 3anni in via San Vittore,poi x 25anni come custodi in via Rubens poi ho lavorato per il comune di Milano in via Palermo e poi fino alla pensione dal 30aprile 2020 .x il municipio 6 . Ringrazio tutti coloro che conosco e sono contenta di vivere a Milano……

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