Il Re dei Celti che ha fondato Milano (ma è relegato in periferia)

A Roma hanno Romolo. A Milano abbiamo Belloveso

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A Roma hanno Romolo. A Milano abbiamo Belloveso. Il re celtico è considerato il fondatore di Milano, anche se a differenza dell’omologo romano su di lui è calato l’oblio.

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Il Re dei Celti che ha fondato Milano (ma è relegato in periferia)

# Gli hanno dedicato solo una piazza di periferia

Giardini di Piazza Belloveso – Ph. @lorenzo_ciclovinaiolo IG

Per riportarlo alla luce nel 1920 lo scrittore Massimo Bontempelli scrisse un capitolo del suo La vita Operosa in cui narrava della costruzione di un quartiere avveniristico ricco di grattacieli e di palazzi ultramoderni intitolato a Belloveso.
Nella realtà esiste una piazza intitolata al re celtico, in zona Niguarda.

# La vittoria sugli Etruschi

credit: emmedimilano.wordpress.com – Belloveso

Belloveso ha vissuto attorno al 600 a.C. ed è narrato dallo storico Tito Livio. Figlio del Re Ambigato che regnava sulla regione del Rodano, in giovane età ha lasciato la sua terra per conquistare nuove colonie. Belloveso partì in direzione delle Alpi «con grandissimo nerbo di fanteria e di cavalleria», accompagnato da Biturigi, Arverni, Sènoni, Edui, Ambarri, Carnuti e Aulerci. Attraversate le montagne Belloveso sconfisse gli Etruschi nei pressi del Ticino.

# Il segno: la scrofa lanuta

Credits: @arkeios1983 IG – Scrofa semilanuta

Qui incontrò una popolazione insubre che, secondo il racconto liviano, consentì ai nuovi arrivati lo stanziamento in una radura fra alcuni fiumi più a sud. Belloveso vide nel luogo indicato una scrofa di cinghiale che aveva il pelo molto lungo sulla parte anteriore del corpo (scrofa semilanuta), lo stesso animale che figurava sul suo scudo.

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Il capo celtico vi riconobbe il segno di una volontà divina e decise quindi di costruire la sua città in quel luogo e di chiamarla Medio-lanum, dal gallico “(città-in-)mezzo alla pianura”.

In ricordo di questa leggenda, e della dedica della città di Milano alla scrofa semilanuta, si può osservare, in piazza Mercanti, un bassorilievo raffigurante un cinghiale, che fu identificato nel Medioevo con la scrofa semilanuta della leggenda.

Continua la lettura con: La storia che non tutti sanno sulla regina di Milano

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