Il COLOSSEO di Milano: il TERZO ANFITEATRO più GRANDE del MONDO

Quanto misurava e cosa rimane del monumentale edificio

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Credits milanoarcheologia.beniculturali.it - Ricostruzione Anfiteatro di Milano

Più grande anche dell’Arena di Verona. Quanto misurava e cosa rimane del monumentale edificio.

Il COLOSSEO di Milano, il TERZO ANFITEATRO più GRANDE del MONDO

# La principale attrazione di Milano quando era capitale dell’Impero Romano d’Occidente

Credits milanoarcheologia.beniculturali.it – Ricostruzione Anfiteatro di Milano

Costruito nel I secolo d.C., il Colosseo di Milano, era la principale attrazione nonchè vetrina per lo stesso Imperatore quando la città era capitale dell‘Impero Romano d’Occidente. Una struttura imponente realizzata in un’area extraurbana della città romana, al di fuori delle mura cittadine che corrispondono all’attuale zona di Porta Ticinese, che poteva ospitare inizialmente fino a 20.000 poi saliti a circa 35.000 in seguito ai successivi ampliamenti. L’edificio veniva utilizzato per i giochi gladiatori e per le venationes, scontri tra gladiatori e animali, ma anche per spettacoli di battaglie navali utilizzando l’acqua del vicino corso della Vetra o Vettabbia. 

# Quanto misurava

Credits Urbanfile – Planimetria Anfiteatro

Il “colosseo” milanese è stato realizzato con una pianta elittica lunga 155 metri e larga di 135 che ne faceva il terzo anfiteatro per grandezza di tutto l’Impero romano. Di poco più grande dell’Arena di Verona e dietro al Colosseo di Roma che misura 188 x 156 metri e l’Anfiteatro di Capua che misura 170 x 140 metri. Alcune fonti mettono al terzo posto nel mondo quello tunisino di El Jem, costruito dai romani sotto il proconsole Gordiano I, ma le informazioni sulle sue reali dimensioni sono discordanti. 

# La sua distruzione e cosa ne rimane oggi

Credits Urbanfile – Resti anfiteatro

Abbandonato nei primi secoli del Cristianesimo perché gli anfiteatri erano malvisti dalle autorità religiose del nuovo culto, per via della violenza perpetrata al loro interno, venne poi distrutto dalle invasioni barbariche nel V secolo. In rovina e in disuso, venne utilizzato come cava di pietre per gli edifici circostanti tra cui la basilica di San Lorenzo, dove ancora oggi si possono ammirare diversi frammenti di particolare rilevanza.

Oggi rimangono pochi resti delle sue fondazioni, scoperte durante scavi archeologici iniziati nel 1931 e completati negli anni ‘70, all’interno del parco archeologico dell’Anfiteatro tra vie De Amicis, Conca del Naviglio e Arena. Qui è presente anche il Museo Antiquarium “Ada Levi” che illustra la storia del monumento sulla base delle ultime indagini archeologiche condotte nel quartiere. L’accesso è da via de Amicis 17 anche se gli orari sono alquanto ridotti.

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# L’attesa per il Colosseo Verde

Colosseo verde

Per quanto riguarda lo stato attuale si attende la realizzazione di un nuovo parco di circa 22.300 mila mq, dal nome di PAN (Parco Amphitheatrum Naturaecon) con i resti antichi lasciati a vista e la ricostruzione dell’impronta del “Colosseo Milanese” con siepi di bossi e cipressi. I lavori per il progetto a firma dell’architetto Attilio Stocchi, che prevede la sistemazione dell’intera area, raddoppiata dopo l’acquisizione da parte del Comune di quasi tre terzi del terreno di proprietà private fino a qualche anno fa, sono iniziati nel 2018 ma l’ultimazione prevista entro la fine del 2022 non è stata rispettata. Bisognerà attendere quindi ancora altro tempo per avere un’idea più verosimile possibile dell’imponenza che questo monumentale edificio aveva nel passato.

 

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.