Il parco delle basiliche era tra i luoghi più inquietanti al mondo: il suo vero nome non lo conosce quasi nessuno

Il Parco delle Basiliche era lo scenario di crimini brutali

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Era uno dei luoghi più malfamati di Milano. I milanesi lo chiamavano genericamente piazza Vetra: a quei tempi tutto era piazza Vetra, anche i giardinetti e il parchetto dove un tempo si bruciavano le streghe.

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Il parco delle basiliche era tra i luoghi più inquietanti al mondo: il suo vero nome non lo conosce quasi nessuno

# Streghe, bruciate!

Nel corso degli anni l’area racchiusa tra le due basiliche ha visto consumarsi tremendi crimini. Nel 1200, in particolare, in piazza della Vetra venivano bruciate le streghe. A quel tempo, il tribunale dell’inquisizione risiedeva in Sant’Eustorgio: ad essere condannate al rogo furono Manfreda Visconti, bruciata viva per l’accusa di essere una strega, e Caterina de Medici, su cui pendette la stessa condanna.

In tempi più recenti venne condannato un altro innocente: Gian Giacomo Mora, che faceva il barbiere in Porta Ticinese. Per un motivo sconosciuto ai più, venne accusato insieme a Guglielmo Pizza, commissario di sanità, di essere un untore della peste e per questo venne giustiziato insieme al suo compagno, attraverso il supplizio della ruota nell’estate del 1630.

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# La colonna infame

colonna infame

La casa di Guglielmo Pizza venne bruciata e, come monito, venne eretta sulle macerie dell’abitazione la Colonna Infame, che fu abbattuta nel 1778. Il Manzoni scrisse un saggio storico intitolato “Storia della Colonna Infame”, pubblicato come appendice storica ai Promessi Sposi.

# Il suo vero nome (che nessuno usa)

credits ph Fabio Ravara

Ma torniamo al presente. Il suo vero nome lo conoscono in pochi e quasi nessuno lo usa: si chiama parco Giovanni Paolo II. Perché questo nome? Perché il parco unisce la basilica di San Lorenzo e la basilica di Sant’Eustorgio. In occasione del Giubileo del 2000 sono stati creati dieci varchi controllati da telecamere che hanno migliorato la frequentazione. 

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ANDREA PARRINO

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Andrea Parrino
Aspirante giornalista, ho iniziato a scrivere a 17 anni e, ancora oggi, porto avanti la straordinaria passione per il giornalismo. Per Milano Post mi occupo di cronaca, specialmente nel campo della politica. A giugno 2024 sono approdato a Libero, occupandomi degli stessi temi di Milano Post

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