Il principale punto di ritrovo di patrioti, mazziniani e cospiratori independentisti dell’ottocento fu il “salon” della contessa Chiara Maffei in via monte di pietà 1, poi trasferito in via Bigli 21.
Chiara Maffei e il salotto più rivoluzionario di Milano
Nel 1859 la sua casa divenne il quartier generale della guerra d’indipendenza. Non si poteva scegliere di meglio: la contessa era nota per la sua grande indipendenza nelle scelte di vita.
Così scrisse infatti: “Io volli almeno acquistare la completa indipendenza delle mie azioni e del mio vivere e potermi dire ‘Io appartengo a me medesima, e solo io voglio essere giudice del mio operare’. E vinsi, almeno, la schiavitù delle cose convenzionali. E’ a duro prezzo ch’io acquistai tale libertà; pure è qualche cosa anch’essa quando non si vuole usarla che per bene”.
Fonte: Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani
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