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La prima storica stazione di Milano, quella della seconda linea ferroviaria della storia d’Italia, rimane ancora oggi uno degli edifici più eleganti di Milano. Qual è la sua storia, in cosa è stata trasformata e quali tracce del passato conserva al suo interno.
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Questo palazzo era la prima storica stazione di Milano: al suo interno ci sono le tracce del suo passato
# La Linea Milano-Monza: la seconda ferrovia d’Italia
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Il 17 agosto 1840 segna un momento fondamentale nella storia delle ferrovie italiane: viene inaugurata la tratta Milano-Monza, la più antica linea ferroviaria in Italia dopo la Napoli-Portici. La nuova ferrovia, progettata dall’ingegnere Giulio Sarti, collegava Milano a Monza in soli 19 minuti, percorrendo una distanza di 12,8 km. A differenza della Napoli-Portici, la Milano-Monza può essere considerata la prima vera linea ferroviaria italiana, perché realizzata con tecnologie e progettazioni interamente italiane. Questo tracciato non solo segna il debutto di Milano come nodo centrale della rete ferroviaria nazionale, ma contribuisce anche a promuovere l’espansione delle ferrovie lombarde, che di lì a poco avrebbero fatto da modello per il resto del paese.
# La storia della prima stazione della città
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La prima stazione ferroviaria della città, sulla linea Milano-Monza, viene inaugurata insieme alla tratta, diventando il primo punto di riferimento ferroviario per i milanesi. La sua costruzione, avvenuta nei primi anni ’40 dell’Ottocento, si inserisce in uno stile architettonico neoclassico, tipico dell’epoca, un edificio di tre piani con un pronao a capitelli ionici sormontato da un frontone triangolare. Il progetto prevedeva una struttura in muratura con ampi spazi destinati alla gestione dei viaggiatori e delle merci. La stazione diviene rapidamente un importante hub di passaggio e collegamento tra Milano e i suoi dintorni, contribuendo alla crescita dell’area.
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Tuttavia, con l’espansione della rete ferroviaria e l’introduzione di nuove stazioni, la vecchia struttura non fu più sufficiente e fu sostituita da una stazione più moderna già nel 1850, realizzata a fianco.
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Nonostante la chiusura, la sua memoria è rimasta viva, come testimoniano alcune tracce che oggi possiamo ritrovare all’interno.
# La definitiva trasformazione in hotel di lusso conservando la memoria della funzione originaria dell’edificio
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Dopo la chiusura, la vecchia stazione non venne abbandonata, ma riutilizzata come uffici delle Ferrovie dello Stato, mantenendo una connessione con il mondo ferroviario. La struttura fu adattata per rispondere alle esigenze amministrative, ma il suo ruolo nel panorama urbano cambiò con il tempo.
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Successivamente infatti, l’edificio venne progressivamente dismesso in favore di nuovi usi, fino a essere trasformato nel 2003 in NH Milano Palazzo Moscova 4 stelle, dal 2015 Avani Palazzo Moscova Milan, con 65 camere, centro fitness e ristorante gourmet. La riqualificazione ha visto il mantenimento della facciata originaria, mentre all’interno sono conservate tracce del suo passato, come:
- le antiche volte del piano interrato,
- i segnali ferroviari,
- il conta chilometri dei treni
- e alcuni oggetti provenienti dall’Ufficio Oggetti Smarriti delle Ferrovie dello Stato, tra cui le valigie all’ingresso, a testimoniare la lunga storia della stazione.
Continua la lettura con: In arrivo una nuova stazione nella Grande Milano: si andrà al parco in treno
FABIO MARCOMIN
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