San Felice, la prima «città satellite» di Milano

Prima di Milano Due e Milano Tre. Un progetto ambizioso, pensato per essere autosufficiente

0
Modello. Stampa fotografica a colori. (Archivio Vico Magistretti) Milano San Felice
Naviga su Milano Città Stato senza pubblicità

Un progetto visionario nato negli anni ’60 con l’idea di creare un quartiere autosufficiente immerso nel verde, ma a pochi passi dalla città. Ancora prima di Milano Due, distante 6 km sempre nello stesso comune, e Milano Tre. Un’area residenziale che ancora oggi rappresenta un modello unico nel panorama milanese. Scopriamo la sua storia, la sua struttura e cosa lo rende così speciale.

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

San Felice, la prima «città satellite» di Milano

# Il sogno di San Felice

Modello. Stampa fotografica a colori. (Archivio Vico Magistretti) Milano San Felice

Negli anni ’60, in pieno boom economico, si pensava a nuove soluzioni abitative che coniugassero modernità, funzionalità e qualità della vita. L’idea di Milano San Felice nasce dalla visione dell’ingegnere Giorgio Pedroni, con il contributo degli architetti Luigi Caccia Dominioni e Vico Magistretti. Il secondo si è occupato anche del masterplan. Entrambi hanno realizzato diversi progetti immobiliari a Milano tra gli anni ’50 e ’60 come Casa Caccia Dominioni e Torre al Parco.

Il progetto è stato finanziato e realizzato dall’Impresa costruzioni Bonomi e Comolli di Anna Bolchini Bonom e ha preso forma tra il 1965 e il 1969, per essere completato nel 1975. Una città satellite che prometteva ai suoi abitanti tutti i servizi essenziali, lontano dal caos urbano ma senza rinunciare alla vicinanza con Milano. Un quartiere a misura d’uomo, pensato per un nuovo modo di abitare la città, sviluppato principalmente nel Comune di Segrate, oltre che in modo limitato nei territori di Peschiera Borromeo e Novegro.

Leggi anche: Il «fortino ovattato» di Milano Due: il paese che non sembra un paese

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

# Un quartiere tra verde e architettura con tutti i servizi essenziali

San Felice si estende su un’area di 800mila metri quadrati, di cui oltre due terzi dedicati a giardini, con più di 30.000 alberi che lo rendono un’oasi di tranquillità. L’asse centrale, una strada a ferro di cavallo orientata verso il lago Malaspina, distribuisce dieci torri residenziali a pianta cruciforme. Intorno, le case a schiera e le ville unifamiliari si sviluppano lungo percorsi sinuosi, garantendo privacy e un forte legame con il verde, gerarchizzati in pedonali, ciclistici o automobilistici, di scala del quartiere o di vicinato.

carlottagaravaglia IG – San Felice

Il cuore pulsante del quartiere è il centro commerciale, che offre supermercato, farmacia, banche, negozi e ristoranti, che insieme alla portineria centrale fornisce servizi essenziali. A questo si aggiungono impianti sportivi come golf club e campi da tennis arricchiscono la qualità della vita dei residenti e un centro civico con biblioteca pubblica.

Leggi anche: Per un’altra MILANO: un NUOVO QUARTIERE SATELLITE?

# I “golfi verdi” 

lauramedri IG – Golfi verdi

Un elemento caratteristico del quartiere sono i “golfi verdi”. Si tratta di ampi giardini interni attorno ai quali si sviluppano le abitazioni. Questi spazi non solo contribuiscono alla bellezza paesaggistica dell’area, ma svolgono anche un ruolo fondamentale nella socializzazione tra i residenti. Offrono aree per il gioco dei bambini, il relax e la vita all’aperto, creando un equilibrio tra urbanistica e natura.

# La linea M4 nel futuro

M4 Segrate

San Felice è collegato a Milano con alcune linee di autobus che lo uniscono alla città e alle vicine stazioni ferroviarie, oltre ad essere vicino all’Idroscalo e all’Aeroporto di Linate. Nel futuro Milano diventerà ancora più vicino grazie all’estensione della linea M4 fino alla stazione di Segrate Porta Est. Il progetto prevede infatti una fermata intermedia a 600 metro da San Felice, nei pressi dell’Idroscalo.

Leggi anche: Hinterland sempre più isolato da Milano: i bus «scomparsi» a Ovest ed Est dopo l’apertura di M4

Continua la lettura con: Le 5 città satellite nel futuro di Milano: la linea metropolitana speciale

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


Articolo precedente«Il consiglio da dare a chi insegna?»
Articolo successivoUn messaggio forte di Milano per una nuova stagione di pace: va ripristinato il gemellaggio con San Pietroburgo
Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome