Nuova vita per Bonola: l’ex tintoria Sifta si trasforma in 500 nuove abitazioni

La strategia chiave per affrontare la crisi abitativa?

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Credits: Ideogram.AI, rielaborazione grafica redazione

All’ex tintoria Sifta di Bonola, 500 nuovi appartamenti immersi nel verde. Cosa sappiamo del progetto?

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Nuova vita per Bonola: l’ex tintoria Sifta si trasforma in 500 nuove abitazioni

# Una riqualificazione orientata alla comunità e al verde

 

La rigenerazione urbana e la riqualificazione di spazi industriali dismessi potrebbero essere la strategia chiave per affrontare la crisi abitativa nelle grandi città. Milano sembra aver abbracciato questa strada, con diversi progetti di riconversione che puntano a trasformare vecchie aree industriali in complessi residenziali moderni e accessibili. L’ultimo esempio è la trasformazione dell’ex tintoria Sifta, nel quartiere di Bonola, dove un progetto ambizioso prevede la costruzione di 500 nuovi appartamenti, combinando edilizia residenziale libera e convenzionata con ampie aree verdi.

Il progetto, sviluppato dal Consorzio Cooperative Lavoratori (CCL), dalla Libera Unione Mutualistica (LUM) e dalla società Borio Mangiarotti, mira a riqualificare un’area di circa 35.000 metri quadrati, situata tra le vie Cefalù e Vergiate, nelle immediate vicinanze della fermata della metropolitana Bonola. La presenza della linea M1 rende questa nuova area residenziale particolarmente attraente dal punto di vista della mobilità, favorendo l’accesso ai servizi pubblici e facilitando gli spostamenti verso il centro città.

Oltre agli aspetti abitativi, il progetto include la creazione di 15.000 metri quadrati di spazi verdi, trasformando una zona industriale degradata in un polmone verde. Questa nuova area contribuirà a migliorare la qualità della vita dei residenti e a riconnettere spazi boschivi precedentemente inaccessibili con il tessuto urbano circostante.

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# Edilizia sociale e convenzionata: una risposta al caro-affitti?

Credits: Ideogram.AI, rielaborazione grafica redazione

Uno degli aspetti più rilevanti del progetto è l’attenzione all’housing sociale e convenzionato. Delle 500 unità abitativa previste, il 50% sarà destinato a edilizia residenziale sociale e convenzionata, con una quota del 10% superiore rispetto al minimo richiesto dal piano di governo del territorio di Milano. Questa scelta va incontro alle esigenze di molte famiglie che faticano a trovare case a prezzi accessibili, soprattutto in una città come Milano, dove il caro-affitti è una problematica crescente.

Resta da chiarire, tuttavia, se i prezzi saranno significativamente calmierati rispetto al mercato libero. Anche se il progetto promette di aumentare l’offerta di abitazioni a prezzi inferiori, bisognerà verificare se la disponibilità di questi alloggi sarà sufficiente a ridurre la pressione sui costi abitativi. La scelta di destinare metà degli appartamenti alla vendita libera potrebbe ridurre l’impatto sociale dell’intervento, se i prezzi delle case convenzionate non saranno adeguatamente inferiori a quelli di mercato.

# Rigenerazione urbana: un cambiamento per Bonola

Credits: Ideogram.AI, rielaborazione grafica redazione

La trasformazione dell’ex area industriale avrà un impatto significativo sul quartiere Bonola, già caratterizzato da un mix di edilizia popolare e spazi commerciali, con una buona accessibilità ai servizi grazie al centro commerciale omonimo e alla metropolitana. L’introduzione di 500 nuovi appartamenti, insieme all’ampliamento delle aree verdi, potrebbe portare a una rivalutazione dell’intero quartiere, attraendo nuovi residenti e favorendo lo sviluppo di attività commerciali e di servizi.

L’intervento di rigenerazione urbana non si limita alla costruzione di nuove case, ma mira a creare un ambiente che favorisca la socialità e l’inclusione. I nuovi spazi verdi e la mixité abitativa possono contribuire a migliorare la percezione di Bonola, rendendolo più attrattivo per famiglie e giovani professionisti. Tuttavia, questa evoluzione potrebbe anche portare a un incremento dei costi immobiliari, con il rischio di una futura gentrificazione e l’espulsione dei residenti storici a causa dei prezzi crescenti.

In definitiva, la trasformazione dell’ex Sifta rappresenta un’opportunità per dare nuova vita a Bonola, aumentare la disponibilità di alloggi a prezzi contenuti e migliorare la qualità della vita grazie ai nuovi spazi verdi. Tuttavia, sarà essenziale che l’edilizia convenzionata mantenga il suo impegno verso l’accessibilità, assicurando che le case siano effettivamente alla portata di chi ne ha bisogno.

Se realizzata con attenzione, la riqualificazione di Bonola potrebbe diventare un modello di successo replicabile in altre aree della città, garantendo un equilibrio tra sviluppo immobiliare e inclusione sociale.

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MATTEO RESPINTI

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Matteo Respinti
Nato a Milano, l'11 settembre 2002, studio filosofia all'Università Statale di Milano. Appassionato, tra le tante cose, di cultura e filosofia politica, mi impegno, su ogni fronte alla mia portata, per fornire il mio contributo allo sviluppo della mia città, della mia regione e del mio Paese. Amo la mia città, Milano, per il racconto di ciò che è stata e per ciò che sono sicuro possa tornare a essere.