Porta Genova: che fine ha fatto il ponte simbolo del Fuorisalone?

Sono passati quasi 10 anni dalla chiusura. Ritornerà mai alla luce il ponte più caro ai milanesi?

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Ph. @victorrafaelveronesi IG
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Era uno dei luoghi simbolo del Fuorisalone. Non solo: una delle icone della città, dove i milanesi amavano passare, sia per necessità che per svago. Ma è chiuso ormai da dieci anni. Ritornerà mai alla luce il ponte più caro ai milanesi?

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Porta Genova: che fine ha fatto il ponte simbolo del Fuorisalone?

# Un simbolo senza tempo 

felicitac IG – Ponte degli artisti

Per quanti milanesi e turisti il ponte di ferro di Porta Genova è diventato un passaggio obbligato, attraversando la passerella sospesa di colore verde scuro che collega i Navigli a Tortona? Durante il FuoriSalone spesso la folla lo rendeva impraticabile, ma non per questo meno iconico. Per oltre un secolo questo ponte è stato il punto di passaggio tra le due sponde dei binari della linea ferroviaria per Mortara, diventando un simbolo riconoscibile e amato dai milanesi.

Costruito tra il 1912 e il 1917 dalla Società Nathan Uboldi, famosa per la sua maestria nei ponti e passerelle in ferro, i suoi progetti sono custoditi nell’archivio del Castello Sforzesco. Si racconta che l’azienda collaborasse con lo Studio Eiffel di Parigi per i suoi progetti, portando il ponte a essere un vero e proprio capolavoro industriale. Eppure, nel tempo, è diventato più di un semplice attraversamento: è un’icona della città, a cui i milanesi hanno dedicato più di un soprannome: il “ponte di ferro”, la “scaletta”, il “ponte di Nana”, il “ponte dei 100 colori”. Nel 2013, è arrivato quello che tutti oggi conoscono: il ponte degli artisti.

 

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# La chiusura nel 2016

barbara_martinazzi IG – Ponte degli Artisti

Il 22 agosto 2016 il ponte ha chiuso per “motivi di sicurezza”. In teoria, doveva essere solo un intervento temporaneo. L’obiettivo era di proteggere un luogo di interesse storico e artistico come definito dal Ministero dei Beni Culturali. A quel punto, la promessa era quella di rimetterlo in sesto con lavori di messa in sicurezza e la sostituzione delle scale. Ma il tempo è passato e, a oggi, il ponte è ancora chiuso dopo quasi 10 anni. Una domanda resta: tornerà mai a vivere come un tempo?

# La passerella a livello strada: un passaggio alternativo, ma meno romantico, tra Porta Genova e Tortona

Credits grazianomad IG – Passaggio sui binari Porta Genova

Con la chiusura del ponte, il collegamento tra Porta Genova e Tortona è venuto meno, costringendo chiunque a un giro più lungo per attraversare. Nel 2017, però, Milano ha trovato una soluzione elegante con una passerella a livello strada, dedicata alla stilista Elvira Leonardi Bouyeure, meglio conosciuta come “Biki”. La passerella attraversa i binari inutilizzati, mantenendo viva la traccia storica, con due aperture sui muri perimetrali dello scalo ferroviario: una su via Tortona e l’altra su via Ventimiglia. Una soluzione che ha permesso di ristabilire il collegamento tra due angoli della città, anche se il ponte storico continua a mancare.

# Il probabile futuro del ponte dopo la dismissione della stazione di Porta Genova, forse anticipata al 2026 rispetto ai piani originari

Ingresso a San Cristoforo

Il ponte di ferro sembra avere sempre più il suo destino segnato a causa dei cambiamenti in atto nell’area. Con l’apertura della M4 nel 2024, molti viaggiatori da Mortara hanno già la possibilità di prendere la metro a San Cristoforo. Inoltre, è già stato programmato dal 2026 la prosecuzione della linea R31 fino al nuovo capolinea di Rogoredo, non fermando quindi più a Porta Genova, anticipando di fatto la chiusura della stazione prevista nel piano di Rfi per il 2027.

Nuove linee cintura sud

Lo ha annunciato l’Assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente, spiegando come grazie alla sovrapposizione delle linee S9, della nuova S19 e della R31 si avrà un antipasto della Circle Line nel tratto sud della cintura ferroviaria. Questa riorganizzazione del nodo milanese potrebbe segnare il definitivo declino del ponte. L’unica possibilità per tenerlo in vita potrebbe essere quella di preservarlo come monumento storico, magari inserendolo nel più ampio progetto di rigenerazione di tutto lo scalo merci di cui oggi ancora non si sa nulla.

Continua la lettura con: La «metropolitana olimpica»: la grande prova della Circle Line a Milano

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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