Una Milano diversa dal solito stereotipo: i quartieri (uno per municipio) dove a prima vista non ci si sente esattamente a Milano.
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«Ma dove siamo capitati?»: i quartieri di Milano dove non ci si sente a Milano
# Zona 1: Centro Storico (Milano al 100%)
Non sentirsi a Milano qui è impossibile, anche per le bidelle pendolari.
# Zona 2: Greco
Nel quartiere completamente circondato dai ponti ferroviari, la sensazione dominante è l’isolamento: si può essere soli anche attorniati da altra gente. Nella piazza centrale, chiusa nella prospettiva dalla chiesa di San Martino in Greco con il suo bel sagrato da paese, ci si sente milanesi di un’altra dimensione. Per ritrovarsi a Milano basta andare a passeggiare nella zona recentemente riqualificata della Cascina Conti, esempio classico di architettura lombarda rurale dei bei tempi andati.
# Zona 3: Lambrate
Lambrate non è esattamente il quartiere che ci troviamo davanti all’uscita della stazione omonima, così milanese con i suoi classici condominii degli anni del boom economico. Chi conosce bene il Salone del Mobile sa che attorno all’area vivace di Ventura e dintorni sopravvive un piccolo nucleo lombardo dove possiamo sentirci milanesi di provincia. Particolarmente piacevole è percorrere via Conte Rosso con le sue osterie e le sue parigine, sino alla splendida chiesa in stile neoromanico di San Martino in Lambrate.
# Zona 4: Ponte Lambro
Bisogna dire la verità: la maggior parte dei milanesi non ci ha messo piede. Si trova isolato al di là della tangenziale est, figlio di una delle tante espansioni edilizie passate. Ma tra le vie tranquille alberate dai pini e le palazzine con i parcheggi ordinati ai margini delle carreggiate, ci si sente parte di una città del secolo scorso. E a guardare bene le inconfondibili fermate del bus, le trattorie di periferia e le case basse di ogni domani immobile hanno già il profumo lontano della metropoli.
# Zona 5: Gratosoglio
Gratoshollywood non è un quartiere, ma un modo di essere: a ondeggiare lungo le strade che sezionano quella selva di grattacieli residenziali non si può non restare impressionati dalla sua vastità. Per questo motivo, nell’alienazione autocostruita che si sta cercando di ricucire con progetti edilizi e robot che aiutano ad attraversare la strada, qui si vive un modo alternativo di sentirsi milanesi. Dove si rivendica con orgoglio l’appartenenza prima al quartiere e solo poi alla città.
# Zona 6: San Cristoforo
Qui il DNA dei Navigli non è più composto unicamente da filamenti di movida, ma comincia a variegarsi in una composizione peculiare fatta di archeologia industriale e simboli cittadini di secondo livello. Attraversando via Morimondo, spina dorsale del quartiere, ci si sente in un qualsiasi centro produttivo dell’hinterland riqualificato a loft e spazi espositivi. Ma per ritrovare appieno il tipico fermento milanese basterà varcare i vecchi cancelli della Richard per scoprire un campus di una società di architettura.
# Zona 7: Trenno
Buona parte dei milanesi conosce il parco omonimo, ma il piccolo quartiere rimane abbastanza ignoto ai più, pur essendo in realtà connesso con gli spazi enormi del Gallaratese. Se ci rechiamo nella curiosa Piazza Rosa Scolari ci troveremo davanti un complesso porticato tipico di certa bassa padana. L’atmosfera bucolica della zona è accentuata da lembi di terra incolta da due lati.
# Zona 8: QT8
In questo quartiere verde con case prefabbricate progettate nel primissimo dopoguerra si passa per la passeggiata di rito alla Montagnetta. E tra uno sguardo all’installazione del Giardino dei Giusti o al cantiere del CASVA, ennesimo acronimo di un futuro centro per lo studio del design, ci si ritrova in una città del Nord Europa. Se le strade del quartiere sono troppo tranquille per i nostri gusti, potremo infilarci nel bellissimo Allianz Cloud per seguire una partita di Superlega della Power Volley.
# Zona 9: Bicocca
Il quartiere è notissimo a tutti grazie all’università omonima, al centro commerciale e alle eccellenze artistiche del Teatro degli Arcimboldi e dell’Hangar Bicocca. Ma se ci finiamo in un giorno del fine settimana, in quelle strade larghe alberate dominate dagli edifici rossi del campus, ci si sente studenti per tutta la vita. Come facenti parte dell’universo Erasmus. Ma appena oltre la grande arteria di traffico si ritrova Milano nella sua dimensione abituale di bar ad aperitivo e rinomati ristoranti di pesce.
Continua la lettura con: 9 SIMBOLI per i 9 MUNICIPI di Milano
LORENZO ZUCCHI
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