Anche a Milano c’è un quartiere ebraico. Anche se, in realtà, le attrazioni e riferimenti culturali di questa cultura sono sparsi in tante zone della città.
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L’atipico quartiere ebraico di Milano: tutto ha avuto inizio con Napoleone
# Nella Milano degli Sforza e dei Visconti semaforo rosso per gli ebrei

Nella Milano degli Sforza e dei Visconti per gli ebrei era vietato risiedere, se non temporaneamente per questioni d’affari. I primi insediamenti della comunità ebraica a Milano risalgono all‘Ottocento, durante il periodo napoleonico. La comunità ebraica contava nel 1820 appena una trentina di persone ma rapidamente si ingrandì soprattutto per l’arrivo di ebrei provenienti da Mantova e altri centri minori. Nel 1849 la popolazione ebraica aveva raggiunto le 200 unità. Ma dove si ritrovarono inizialmente?

I primi ebrei di Milano si raccolsero attorno ad un piccolo oratorio in via Stampa 4, vicino all’appartamento del rabbino Prospero Moisè Ariani.
Nel 1890, la comunità contava circa 2.000 persone, un numero destinato a crescere con l’arrivo di profughi ebrei dall’Europa durante il primo Novecento. Anche se poi, durante il periodo fascista, molti ebrei milanesi furono deportati nei campi di concentramento nazisti.
Ma dove si trova il quartiere ebraico di Milano?
# Il quartiere ebraico a Milano
Il Quartiere ebraico si trova all’altezza di Bande Nere, a sud-ovest della città. Qui ci sono sinagoghe, ristoranti e alimentari con solo prodotti kosher, un centro comunitario e una scuola ebraica. Non c’è però alcun tratto distintivo, proprio perchè a Milano non si è mai formato un ghetto.
La tensione nel quartiere si è però intensificata dopo l’attacco di Hamas ai danni di Israele del 7 ottobre. Come spiega a Il Giorno David Hadjibay, un ragazzo con la kippah che gestisce un alimentari kosher, “le scritte antisemite si sono intensificate dopo gli eventi del 7 ottobre. Da allora stiamo più attenti, teniamo la porta chiusa e non facciamo entrare tutti.”
Ma i luoghi di riferimento della comunità sono disseminati anche in altre zone. Vediamone alcuni.
# Il Memoriale dello shoah, il Giardino dei Giusti dal Monte Stella, la Sinagoga Centrale in Guastalla

Sono diversi i luoghi cardini della religione ebraica a Milano. Presso il binario 21 della Stazione Centrale c’è il Memoriale della Shoah, che ripercorre la tragedia dell’Olocausto. Ultimo nato in ordine di tempo è il Giardino dei Giusti, situato a ovest della città, presso il monte Stella, che commemora tutte le persone che si sono opposte ai crimini contro l’umanità e ai totalitarismi. Completa il trittico la Sinagoga Centrale, situata in zona Guastalla a pochi passi dall’omonimo giardino.
# Altre sinagoghe in città

Si possono poi trovare altre sinagoghe: in Porta Romana c’è quella di Beth Shlomo con una storia particolare e che è anche un centro studi, altre sono al Giambellino, in zona Castello Sforzesco e in Porta Venezia.
# La Casa 770, uno dei 16 cloni sparsi nel mondo

Menzione a parte merita la casa 770, situata in via Carlo Poerio. L’edificio è una replica esatta della sede centrale del movimento Chabad-Lubavitch a Brooklyn, New York. Questo edificio è l’unico in Europa ed è un importante punto di riferimento per la comunità ebraica ortodossa. Per la città è un punto di aggregazione, un riferimento culturale, dove si organizzano eventi che spaziano dalle esposizioni artistiche agli assaggi della tipica cucina ebraica.
Continua la lettura con: La curiosa storia di Beth Shlomo
ANDREA PARRINO
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