Tra le corti più antiche e meglio conservate della città c’è quella della Casa dei Grifi. Un’opera d’arte a cielo aperto, ma dov’è? Solo in pochi lo sanno.
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La Casa dei Grifi, la corte rinascimentale «segreta» di Milano
# Il cortile nascosto in una traversa di via Torino
Imboccando una traversa di via Torino, ci si imbatte in un portone che, a primo impatto, sembra un ingresso di un palazzo come gli altri. In realtà nasconde il cortile rinascimentale forse più bello di Milano. Stiamo parlando di via Valpetrosa, quella via che ricalca quel che era il Vallum Pretorium in epoca romana, cioè la strada che correva accanto all’edificio pretorile. E proprio al numero civico 5 c’è la casa con uno dei cortili più antichi della città, la Casa dei Grifi.
# Dimora del Rinascimento perfettamente conservata
La famiglia Grifi, anche detta Griffi o Grifo, fu una famiglia milanese legata alla potentissima casata Sforza. Erano mercanti e intellettuali che nel XV e XVI secolo erano conosciuti da gran parte dei milanesi. È proprio la loro dimora, ancora perfettamente conservata, a nascondere uno dei cortili rinascimentali più belli della città. Il portico bramantesco, gli archi in cotto, le colonne in granito con i loro capitelli compositi e le decorazioni con lo stemma della casata (un grifo rampante) rendono il cortile un vero e proprio tesoro.
# Un mix di architettura del Quattrocento e dell’Ottocento
La costruzione di Casa dei Grifi iniziò a fine Quattrocento per poi terminare nel secolo dopo. Seppure mantenga il suo splendore rinascimentale, l’edificio è infatti di una grande qualità architettonica, nei secoli la dimora è stata inglobata da strutture successive. Nell’Ottocento la casa fu leggermente modificata, il fronte dell’edificio risale infatti a quest’epoca, e se si è nel cortile si noterà che al piano superiore del porticato ci sono due balconcini con ringhiera in ferro battuto, tipici del Settecento milanese. Nell’Ottocento inoltre Casa Grifi fu sede dell’Albergo Gran Parigi, capolinea della diligenza per Pavia.
Osservando la dimora si percepisce ancora quella storicità che la caratterizza, in un mix di architettura del Quattrocento e dell’Ottocento. Oggi Casa Grifi è un edificio residenziale di proprietà privata: entrare quindi in uno dei cortili più antichi della città non è particolarmente semplice, ma, se si ha la fortuna di trovare il portone aperto, si può provare a sbirciare al suo interno.
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BEATRICE BARAZZETTI
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