El SIGNURUN, il CRISTO DIMENTICATO di Milano che ha ritrovato la sua MANO de DIOS

Sembra il Cristo di Rio de Janeiro, solo che quello di Milano è in periferia e per molti anni è stato senza una mano

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Credits Andrea Cherchi - Signurun con la mano
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A Rio de Jainero è il simbolo della città, la statua che svetta sulla cima del monte Corcovado. A Milano il Cristo è relegato in periferia e per alcuni anni è rimasto persino senza una mano.

El SIGNURUN, il CRISTO DIMENTICATO di Milano che ha ritrovato la sua MANO de DIOS

# “El Cristùn de cement”: il Cristo di Milano relegato in periferia e senza una mano

Credits Andrea Cherchi – El signurun senza mano

In una delle periferie più difficili della città, in zona Corvetto, c’è El Signurun de Milan“, in modo più rozzo detto anche “el Cristùn de cement”. Una statua imponente di Cristo benedicente che abbraccia un grande crocifisso che, come fosse sulla prua di una nave, è nella posizione di dare il benvenuto a chi entra in città.

Si trova più precisamente in Via San Dionigi 6 su una terrazza di un edificio liberty, non prorio in ottime condizioni, che forma un cuneo tra due biforcazioni della stessa via tra enormi torri di case popolari e piccole case di ringhiera. Sembra il Cristo di Rio de Janeiro, solo che quello di Milano è stato per molti anni senza una mano a causa dei lavori dell’Aem per la sostituzione di un lampione: una ruspa ha troncato quella destra.

# Nel 2020 il ripristino del pezzo di arto

Credits Andrea Cherchi – Signurun con la mano

Una decina di giorni prima del Natale del 2020 la mano ha fatto ritorno al suo posto. Il consigliere del Municipio 5 Chiara Perazzi, di Milano e l’imprenditore Romano Saini decisero di intervenire, nonostante la statua non fosse nemmeno censita da nessuna parte oltre al fatto che non se ne conosce l’artefice, il committente e il motivo della sua costruzione. Probabilmente risalente all’Ottocento e fatta con graniglia e sabbia del Ticino impastate con polvere di cemento, dopo un anno di lavoro dello scultore Antonio Mendola 

# Quando la terrazza affacciava sull’acqua

Credits Andrea Cherchi – El signurum sulla terrazza

Un’altra curiosità riguarda la terrazza dell’edificio. Un tempo affacciava sulla Vettabietta, ora ricoperta. Nelle sue acque si dice fosse stata ripescata la statua. Il palazzo si trova invece in una zona di confine, da un lato i numeri dispari di Via Dionigi sono nel Municipio 4, dall’altro quelli pari nel Municipio 5.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.