«Salviamo Milano… dall’Italia»

Milano nel corso della storia si è evoluta verso un orizzonte di progresso, rinnovamento e incivilimento. Malgrado Roma. Il contrattacco di Antonio Gurrado sul Foglio

1
Ph. @lallimarco77
Naviga su Milano Città Stato senza pubblicità

Circola ormai da tempo l’idea di «salvare Milano» con un decreto del Governo di Roma. Con Antonio Gurrado sul Foglio parte il contrattacco: questa espressione non solo è orrenda, ma anche insensata. Perché Milano nel corso della storia si è evoluta verso un orizzonte di progresso, rinnovamento e incivilimento. Malgrado Roma. Rilanciamo alcuni estratti. 

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

«Salviamo Milano… dall’Italia»

# Il «Salva Milano»: un titolo mortificante per la città che versa allo Stato il 99% di quello che produce

Cena di gala? Referendum? Adesione all'associazione? Scuola di psicologia politica? Clicca per partecipare al grande sogno di Milano

Il «Salva Milano» è un disegno di legge presentato dall’onorevole Tommaso Foti (FDI) in discussione al Parlamento. In sostanza prevede l’abolizione dei piani attuativi nelle aree urbanizzate o edificate. Secondo chi lo appoggia, consente di sbloccare dei lavori necessari per la città. Mentre chi lo critica, lo denuncia come un colpo di spugna che darà il via libera alla speculazione edilizia più selvaggia. Contro il «Salva Milano» ci sono anche quelli che lo difendono nella sostanza, ma che lo attaccano come impostazione. Soprattutto per il termine mortificante. Tra questi c’è Antonio Gurrado che sul Foglio parte al contrattacco.

# La dicitura «Salva Milano» è un insulto alla storia : il contrattacco di Antonio Gurrado

Credit Urbanfile – Grande Milano

Scrive Gurrado che in questo caso «ha ragione il sindaco Sala: l’espressione “salva Milano” è orrenda. Per trovarla anche insensata, basta dare uno sguardo alla storia». L’autore ricorda i grandi passi in avanti compiuti dall’Italia grazie ad innovazioni di progresso e di civiltà originate da Milano. Tra cui quelle legate all’edilizia: a Milano «il catasto era stato istituito ai tempi di Carlo V, nel 1543, e modernizzato già nel 1718; in Italia, è stato istituito nel 1864, faticosamente uniformato nel 1886, aggiustato nel 1901, fascistizzato nel 1938, rifatto nel 1960, corretto nel 1969, rivisto nel 1972…». Ma il rinnovamento di Milano ha riguardato anche altri ambiti, in primis quello della libertà: «Nel 1769, a Milano, veniva decretata la pubblicazione di un bollettino di notizie dall’estero, affinché i cittadini fossero sempre ben informati e di conseguenza responsabilizzati (in Italia, il principale rotocalco di informazione dall’estero, l’Internazionale, viene fondato nel 1993). Nel 1773, a Milano, veniva concessa la libera iscrizione degli studenti all’università (in Italia, nel 1968, si protesta per il diritto allo studio). (…) Nel 1782, a Milano, veniva abolita la censura dei libri (in Italia, nel 1913 entra in vigore una legge per la censura dei film, nel 1969 vengono sequestrate le incisioni di “Je t’aime… moi non plus” di Serge Gainsbourg, nel 1976 viene messa al rogo la pellicola di “Ultimo tango a Parigi”)».

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

E ancora Milano fu la prima in Italia a istituire nel 1784 «orfanotrofi pubblici in cui ragazze e ragazzi senza famiglia potessero venire avviati al praticantato nelle professioni e alla conoscenza delle lingue», a redigere nel 1786 «i nuovi codici civile e penale (in Italia, ottant’anni dopo la liberazione, il codice penale conserva l’impianto della riforma fascista)» e a indire, sempre nel 1786, «i primi concorsi pubblici per selezionare funzionari in base al merito». La conclusione è che «alla luce della storia, non risulta chiarissimo da cosa bisognerebbe salvare Milano. Forse dall’Italia».

Fonte: Salvare Milano dall’Italia di Antonio Gurrado (Il Foglio)

Continua la lettura con: Salva Milano: che cosa comporta in breve?

MARTA BERARDI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 


Articolo precedente13 febbraio 1912: nasce a Milano Antonia Pozzi, la poetessa negli abissi dell’animo umano
Articolo successivoIl tram 24 arriverà fino a Opera?
Marta Berardi
Sociologa tirocinante. Appassionata di lingue, arte, cultura, musica, marketing e comunicazione. Mi affascina il mondo e il modo in cui si muove ed esprime: viaggiare è la mia dimensione. Sempre vissuto nella periferia di Milano, ho imparato a comprenderla meglio una volta cresciuta, anche se sono sempre alla ricerca di iniziative che possano renderla una città ancora più stimolante

1 COMMENTO

  1. A me Milano città-stato mi va bene, anzi, è il suo. ma se non ci fosse l’Italia a mitigare le amministrazioni che si sono succedtute in questi ultimi tempi, Milano sarebbe molto meno vivibile di quanto lo sia adesso. Amministrazioni di corto respiro, per le quali la cosa più importante è il divieto. Il fare è solo verbale

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome