Stipendio: quanti soldi servono per vivere a Milano?

Quanto si prende in media a Milano e quanto serve per vivere

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A Milano sono in leggero aumento le retribuzioni. Ma non basta: il costo delle abitazioni continua a salire senza sosta da decenni, così come il costo della vita in generale. Ecco quanto si prende in media a Milano e quanto serve per vivere.

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Stipendio: quanti soldi servono per vivere a Milano?

# Milano è la città con gli stipendi più alti d’Italia: 36.952 euro lordi annui

Credits Andrea Cherchi – Porta Nuova con Torre Unipol

Nella Città Metropolitana di Milano vengono pagate le retribuzioni lorde più alte in Italia in base all’ultimo report dell’Osservatorio JonPricing: 36.952 euro annui, 12mila euro in più rispetto alla media nazionale, pari a un reddito netto di 2.000 euro. Una conferma che non sorprende, così come il dato relativo al tasso di occupazione complessivo pari al 71,2%, relativo al 2023, comunicato dal dipartimento mercato del lavoro Cgil Milano. Purtroppo un terzo dei dipendenti viene pagato mensilmente in media 800 euro e anche con 2.000 euro si fatica a vivere bene, se si è soli.

# Anche il costo della vita è più alto: servono almeno 3.000 euro al mese per vivere (1.300 per sopravvivere)

Il costo della vita, anche in questo caso il più alto d’Italia, vanifica il fatto di avere la retribuzione media più alta. Gli affitti hanno toccato i 24 euro al mq, questo vuole dire che un per un trilocale di 75 mq si paga in media 1.800 euro, di fatto come la retribuzione media, per un bilocale di 50 mq invece 1.200 euro. Ma questi sono solo i costi per avere un tetto sulla testa, bisogna infatti aggiungere bollette, spesa alimentari, trasporti e svago, se possibile. Per vivere beneMilano lo stipendio minimo netto dovrebbe essere di almeno 3.000 euro al mese, per “sopravvivere” ne servono 1.300, scegliendo la periferia e concedendosi poche spese extra. Non va meglio per gli studenti, il costo di una stanza può andare dai 450 ai 2.000 mentre quello per vivere a Milano si avvicina ai 1.000 euro.

# Confronto con l’Europa: gli unici a essere diventati più poveri in 30 anni

Andrew Khoroshavin da Pixabay

Da fonti OCSE risulta che l’Italia è l’unico paese in Europa in cui i salari da lavoro dipendente sono diminuiti nel 2020 rispetto al 1990.
In Lituania gli stipendi sono aumentati di un +276,3%, in Estonia +237,20%Lettonia +200,50%. Nel nucleo dei fondatori Euro, gli aumenti sono più contenuti, ma spicca il + 129,6 della Slovacchia.

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Fonte: OCSE

L’unica a essersi impoverita è l’Italia: -2,9%. Sono lontani i tempi in cui ci si poteva confrontare con Francia (+31,1%), Austria (+24%) o Germania (+33,7%). Anzi: con l’unico segno negativo, l’Italia in Europa ha smesso di confrontarsi con tutti, prendendo una strada tutta sua.

# Per l’Eurostat l’Italia è a metà classifica nel Vecchio Continente per reddito annuo

Eurostat retribuzioni

In basi ai dati Eurostat l’Italia si posiziona a metà classifica in Europa per il reddito medio annuo netto, calcolato utilizzando una combinazione di conti nazionali e dati dell’indagine sulle forze di lavoro (LFS) e adeguato mettendo sullo stesso piano gli stipendi a tempo parziale e quelli a tempo pieno. Davanti al nostro Paese troviamo, tra gli altri, la Svizzera, i Paesi Scandinavi, Germania e Francia, che garantiscono inoltre servizi e un welfare migliore.

Continua la lettura con: I migliori consigli per chi viene a vivere a Milano

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.