La proposta del Ministro Salvini: costruire un impianto nucleare a Milano per risolvere i problemi energetici della città. Nel caso si trasformasse in un progetto concreto dove potrebbe essere realizzata? Abbiamo provato a immaginarlo.
Una CENTRALE NUCLEARE a MILANO? Ecco dove si potrebbe COSTRUIRE
# La proposta del Ministro Salvini
Il ministro Salvini non è nuovo a cambi di opinione e a proposte un po’ fantasiose. Però la sua ultima dichiarazione riguardo la possibile costruzione di una centrale nucleare a Milano sta scuotendo l’opinione pubblica milanese.
Costi e i tempi non sono certi ovviamente in un Paese come l’Italia e Milano non fa eccezione, nel quale per terminare una qualsiasi opera pubblica spesso si dilatano i tempi a dismisura e si decuplicano i costi preventivati. Anche per opere non certo faraoniche come il tratto mancante di corsia preferenziale della linea 90/91. (Qualcuno ha notizie?)
Però proviamo a immaginare che la proposta sia autentica: dove si potrebbe realizzarla?
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# Inaugurazione nel 2032 insieme agli Europei di Calcio?
Si vocifera che la data di fine lavori della nuova centrale nucleare meneghina con “reattore di ultima generazione”, (miglioria tecnologica che il ministro saprebbe benissimo spiegarci quali caratteristiche tecniche lo differenzierebbero dai precedenti reattori), potrebbe essere il 2032, anno che vedrà Sicilia e Calabria collegate dal ponte sullo Stretto, dal completamento della TAV Torino Lione e anno durante il quale si svolgeranno gli Europei di calcio congiunti tra Italia e Turchia.
Ipotizziamo che i lavori per la costruzione della nuova centrale, superati iter burocratici, psicopandemie, rimpasti di governo, proteste di movimenti ambientalisti, governi tecnici e altri pastrocchi dovessero davvero iniziare, i cantieri dovrebbero poi soprattutto scontrarsi con agguerriti comitati di quartiere contrari alla sua costruzione e soprattutto contrari ad ospitarne le scorie radioattive… Anche se almeno queste potremmo mandarle a Roma, dove tanto nel 2032 la spazzatura accumulata sarà così tanta che qualche sacco di residuo nucleare non farà certo la differenza.
# Dove costruire la nuova centrale
Resta però da chiarire l’aspetto più importante” dove costruire la nuova centrale modello Springfield”. Ecco alcune proposte:
- La CENTRALE-STADIO, al posto del vetusto e inutilizzato Stadio di San Siro. Ampio spazio, zona pianeggiante, disponibilità di acqua (esiste una fonte termale proprio li accanto) e soprattutto un modo per rendere operativo il vecchio stadi ormai abbandonato da tutti. Una centrale-stadio potrebbe meravigliare il mondo.
- In AREA C, in pieno centro Milano. Dove già nella seconda meta dell’ 800 si ospitava la prima centrale termoelettrica d’ Europa! Tra i tanti vantaggi la possibilità che diventi un’attrazione turistica alla pari del Duomo o del Castello, e il poco traffico automobilistico che agevolerebbe il passaggio di mezzi per la sua costruzione. Così all’ingresso dell’area dei privilegiati oltre ai cartelli di divieto e alle telecamere posizioneranno dei cartelli con il simbolo del nucleare. Sarebbe soprattutto un modo per dimostrare che non è vero che gli abitanti del centro sono egoisti e pensano solo ai loro privilegi.
- A PONTE LAMBRO o in qualche orrendo quartiere periferico dopo averlo in buona parte spianato. Primo fra tutti Ponte Lambro vista anche la somiglianza urbanistico architettonica con la ucraina Pripyat (ma ce ne sarebbero altri come Grattosoglio e Quarto Oggiaro), una zona orrenda, da anni in attesa di un vero recupero, lontano dagli occhi dei milanesi che in gran parte non sanno nemmeno dove si trovi e soprattutto abitato da gente povera della cui opinione non importa a nessuno.
- A CASA di SALVINI. Un’altra opzione, la più apprezzata dalle opposizioni, potrebbe essere sotto la casa del Ministro che darebbe il segnale di essere forse il primo politico italiano che mette l’interesse del Paese al di sopra del proprio.
Resterebbe da pensare a quale nome darle, Centrale nucleare San Siro o Centrale Greta. In ogni caso, una volta ultimata e funzionante, pretendiamo bollette a costo zero, rimborsi per rifare facciate delle case, la piantumazione di 1 miliardo di alberi oltre ad aree attrezzate per la nidificazione delle cicogne e aree cani perfettamente pulite ed attrezzate.
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ANDREA URBANO
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