Milano è una città che affascina registi, cantanti, pittori, designer, architetti e anche scrittori.
A me piace molto leggere sia per diletto e anche per mestiere e quando vado in libreria non è solo per cercare l’ultimo libro uscito di qualche autore interessante, ma è qualcosa che mi arricchisce sotto tutti i punti di vista. Da milanese, non nego che scovare libri, saggi e romanzi che hanno a che fare con la mia città, è qualcosa che mi inorgoglisce, ma anche qualcosa che cattura la mia attenzione e alleggerisce il mio portafoglio.
È innegabile e potentissimo il fascino che Milano ha sugli scrittori. Quelli che seguono sono solo alcuni dei titoli, recenti e meno recenti, che hanno come ambientazione proprio la nostra città, Milano.
Piccola nota: gli autori sono stati messi in ordine alfabetico per non togliere niente a nessuno.
Una città da ROMANZO: MILANO nei LIBRI
# “Febbre” di Jonathan Bazzi: da Roz Angeles a Porta Venezia nella Milano anni novanta
Jonathan Bazzi è un autore che ultimamente sta facendo molto parlare di sé. Milanese doc, nato a Milano e cresciuto a Rozzano. Il suo romanzo d’esordio “Febbre” è stato finalista al premio Strega e narra la storia biografica di Jonathan, un uomo di trent’anni, precario, omosessuale, colto e innamorato. La sua infanzia trascorsa nelle case popolari di Rozzano (Roz Angeles) con enormi problemi economici, lo porta a cercare la propria strada con uno solo e unico desiderio: la fuga.
Dopo qualche anno, è un uomo perfettamente inserito nelle dinamiche milanesi e in particolar modo a Porta Venezia. Tutto sembra perfetto, tutto sembra risolto, fino al momento in cui una strana febbre lo porta a fare esami su esami fino a scoprire di aver contratto l’HIV con tutto quello che ne consegue.
# “Il giorno mangia la notte” di Silvia Bottani: Milano in 5 parole tra Rogoredo e Corvetto
L’EXPO è stata una grande occasione per Milano, ma una volta finito, una volta terminato l’entusiasmo, una volta che tutta la macchina organizzativa si ferma, che succederà? Silvia Bottani racconta tutto questo in un romanzo che si può descrivere con cinque parole: Milano che non si ferma.
I personaggi sono tre, la giovane Naima, l’avvocato cinico e fascista Stefano e suo padre Giorgio pubblicitario fallito che vive ancora nei ricordi della Milano da bere. Le vite di questi sono destinate a scontrarsi e incontrarsi attraverso una comunicazione fatta di silenzi, intuizioni e sesso. Una mise en scene sullo sfondo dei quartieri di Rogoredo e Corvetto.
# “La vita agra” di Luciano Bianciardi: la Milano bohemien tra le sirene della borghesia
Di Luciano Bianciardi ne avevo già parlato nell’articolo sul Bar Jamaica perché è proprio qui che lo scrittore toscano scrive le pagine di questo romanzo che diventerà leggendario. Una storia ambientata nella Milano delle fabbriche, delle grandi aziende e dei misfatti burocratici. Un romanzo che narra di un uomo qualunque che decide di lasciare moglie e figlio per mettere una bomba sotto il grattacielo della ditta per cui lavora.
La sua vita, nella città meneghina, si perde nelle notti trascorsi nei bar e alla fine si innamora di una donna con la quale va a vivere in uno squallido appartamento periferico ed è proprio qui che i suoi ideali e i suoi desideri di vendetta vengono sopiti da retoriche aspirazioni borghesi. Da ricordare il film omonimo con un superbo Ugo Tognazzi.
# “Un amore” di Dino Buzzati: la Milano effervescente degli anni ’60
A mio parere, il più grande scrittore italiano. Siamo nella Milano anni sessanta, una città in bianco e nero, una città piena di automobili, una città elegante e sofisticata, una città di affermati professionisti e tra questi Antonio Dorigo. Un architetto cinquantenne che spesso frequenta una casa d’appuntamenti nei pressi di Piazza Moscova. Qui conosce Adelaide, detta Laide, una ballerina della scala che arrotonda prostituendosi.
È un colpo di fulmine. La storia di Antonio e Laide è un continuo tira e molla, un continuo stare insieme per poi allontanarsi e più la storia va avanti, più capiamo che per Antonio quell’amore non è altro che un’ossessione. Un romanzo che è una vera e propria topografia della città di Milano.
# “Mentre tutto cambia” di Fabio Guarnaccia: la Milano che cambia vista da Precotto
Milano, fine anni ottanta. Il mondo sta cambiando ma per gli amici che frequentano la zona di Precotto c’è solo un solo pensiero rivolto al tossico morto che ritrovano nella loro casa nel bosco. Una storia fatta di amicizia, di amori giovanili, di primi dispiaceri, Fabio Guarnaccia è al terzo romanzo e si conferma ancora una volta una grande penna su cui puntare, tant’è vero che per poco non è entrato con questa opera nella cinquina del Premio Strega.
# “Fedeltà” di Marco Missiroli: Milano in fondo non è per niente fredda
Un semplice sospetto è sufficiente per diventare un vero proprio tradimento? Marco Missiroli è sicuramente uno degli autori più interessanti dell’ultima generazione. In questo romanzo affronta il tema della fedeltà che può essere coniugato sia al singolare che al plurale e inoltre affronta il tema della fedeltà, non solo nei confronti del compagno o della compagna, ma anche quella verso noi stessi. Una storia fatta di intrecci e sullo sfondo appare Milano, una città dove non fa mai davvero freddo e una città circolare da conoscere fino in fondo.
# “L’erba cattiva” di Ago Panini: la Milano droga & rock
Ago Panini è conosciuto a livello internazionale come regista pubblicitario e videoclip. Qualche anno fa, la sua creatività lo porta a scrivere un romanzo prendendo spunto dalla sua esperienza di musicista negli anni ottanta. Una Milano sicuramente non da bere, una Milano fatta di incontri, di droga, di amici persi e ritrovati. Da non perdere il “cameo” di Enzo Jannacci. Alla fine della storia rimane solo una domanda: il rock, può cambiare il mondo?
# Altri titoli da non perdere
Questi sono i sette titoli che ritengo importante conoscere e leggere.
Meritano comunque di essere menzionati anche:
· Costretti a Sanguinare di Marco Philopat
· Un’educazione milanese di Alberto Rollo
· Il ponte della Ghisolfa di Giovanni Testori
· Un piccolo buio di Massimo Coppola
Continua a leggere con: La MILANO delle CANZONI: com’è cambiata negli anni
MICHELE LAROTONDA
copyright milanocittastato.it
Riproduzione vietata al sito internet che commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
Leggi anche: “La cultura è lo strumento chiave per uscire dalla pandemia”
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato
Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.