«La richiesta di una cittadinanza più attenta non riguarda solo noi non vedenti, chiunque, a suo modo, può incontrare una difficoltà per strada: una mamma con il passeggino, un anziano. Non è solo il mondo della disabilità a farne le spese».
Dopo il corteo organizzato a Milano dall’Unione Ciechi per chiedere nuove leggi in merito all’ingresso dei cani guida sui mezzi di trasporto e nei luoghi pubblici, con Vittorino abbiamo passeggiato per il centro della città, tra San Babila e Duomo, attraversando anche alcune metro, per raccontare la vita di un non vedente a Milano.
VIVERE a MILANO senza VEDERLA
# “Ognuno di noi, a suo modo, è invalidante e invalidato”
Monopattini abbandonati anche sugli attraversamenti pedonali, motorini parcheggiati in mezzo ai marciapiedi, bidoni della spazzatura non rimessi al suo posto: con Vittorino Biglia abbiamo parlato di quali potrebbero essere le difficoltà incontrate, per strada, da un non vedente. E lui, più volte, ha sottolineato che si tratta di ostacoli che possono diventare problematici per chiunque.
«A Milano, come in una qualsiasi grande città, ci sono anche vantaggi: una grande città permette di avere marciapiedi più grandi, ad esempio, cosa che per un non vedente che passeggia con il suo cane guida è molto utile, poiché si ha bisogno di circa un metro di spazio per permettere al cane di muoversi al fine di segnalarmi un ostacolo ed eventualmente fermarmi. Il problema non è quasi mai la città in sé, barriere architettoniche a parte, quanto lo è, invece, il cittadino. E non mi riferisco solo ai comportamenti già citati: prendiamo il caso della mia passeggiata con Spritz (il cane guida di Vittorino, n.d.r.), sono continuamente disturbato perché le persone lo chiamano, gli mandano i bacini, gli fanno vedere i biscottini… Un cane guida è addestrato a non farsi distrarre, anche se incontra un familiare, ma è pur sempre un cane, quindi è possibile che risponda ai richiami soprattutto se ci si trova nel caos».
Proprio mentre passeggiavamo con Vittorino in Duomo, il suo cane è stato chiamato e ha portato il suo padrone a non capire dove dovesse andare, come testimonia il video.
# “Cani guida? Vietati sui taxi e nei supermercati”
«La metro è l’unico posto in cui non abbiamo difficoltà. Sui pullman incontriamo spesso problematiche: sui mezzi gestiti dalle società private è facile che con il cane guida non ti facciano salire, così come nei taxi».
A tal proposito, Vittorino ci racconta che, proprio il giorno in cui ci ha rilasciato l’intervista, la vicepresidente nazionale dell’Unione Ciechi, è stata rifiutata da un taxista a Milano con la scusa di un’allergia al pelo di cane, aggiungendo che avrebbe chiamato un collega. Una volta compreso che la donna era lì in qualità di rappresentante e che sarebbe dovuta andare al corteo per i cani guida, il taxista ha accettato di prestare la corsa, «e gliel’ha anche regalata».
Un’altra problematica risultano essere i supermercati. I cani, da regola generale, non possono entrare e questa non fa eccezione per i cani guida: «Come faccio? Mi reco nei supermercati in cui so che qualcuno del personale può fare la spesa per me…e io aspetto fuori».
# “Dialogo nel buio” – a Milano le esperienze per saperne di più
- Promuovere il ruolo attivo delle persone non vedenti nella società è la Mission di “Dialogo nel buio”, una mostra percorso allestita all’Istituto Ciechi di Milano. Si tratta di una mostra in cui i visitatori sperimentano in prima persona alcune problematiche legate alla cecità. Si possono effettuare diverse esperienze, come cittadini, dalla cena al teatro al buio, e come aziende attraverso formazioni in merito alla crescita personale e al pensiero laterale.
- Si trova a Limbiate (MB) il servizio cani guida, gestito dal Lions Club, che addestra e consegna gratuitamente (supportati dai club service, dalle raccolte fondi e dalle donazioni private) cani guida alle persone non vedenti di tutta Italia. Per poter contribuire o conoscere questa realtà in prima persona, si può contattare direttamente il Lions Club.
Continua la lettura con: «Improvvisamente l’illuminazione: partire per Milano, progettare a Milano il mio futuro»: LORENZO SCANO, con la forza di Milano per inseguire un SOGNO
SABRINA FALANGA
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