Alessio Ferrantino, Giada Lanzotti e Yunes Calore, tre ragazzi poco più che ventenni che sui loro canali social hanno ormai una community di più di 80mila persone. Sono i tre fondatori di MilanodaScrocco, un progetto editoriale che fa conoscere la Milano a portata di tutte le tasche. Attraverso segnalazioni di eventi, di gadget in omaggio e di locali milanesi dove chiunque può andare senza spendere l’intero stipendio, sono diventati punto di riferimento di molti ragazzi milanesi e non solo. Oggi ci raccontano la loro Milano.
Alessio FERRANTINO, Giada LANZOTTI e Yunes CALORE: “la nostra Milano avrà una NEXT GEN WEEK”
La cosa che amate di più di Milano?
C’è forse più di una cosa. È più un insieme di concetti complementari fra di loro: la vitalità, la varietà e la voglia di mettersi in gioco. E questi sono anche i fattori di cui, durante il primo lockdown e le varie chiusure, abbiamo sentito la mancanza.
Quella che invece vi piace di meno?
La cosa che ci piace di meno di Milano è il bisogno di prevalere ad ogni costo: molte volte sembra infatti che il bisogno principale di professionisti, aziende e, prima di tutto, persone, sia quello di prevalere sugli altri, senza pensare a sviluppare la propria individualità.
Il vostro locale preferito?
Difficile dirlo: proviamo ogni settimana, per non dire ogni giorno, i locali più disparati. Grazie al nostro progetto abbiamo ormai sperimentato un numero altissimo di cucine di qualsiasi tipologia a Milano e forse, alla fine, quello che possiamo dire in definitiva è che la cosa più bella di questa città è il fatto che ci sia: proprio tutto.
Abbiamo i nostri posti preferiti suddivisi in varie categorie, ma dirne solo uno sarebbe riduttivo: per questo, sul nostro blog, escono mensilmente degli articoli dove creiamo una nostra speciale selezione di consigliati con un occhio di riguardo, come sempre, al prezzo! Se dovessimo però dire un nome, diremmo Piccola Ischia in zona Porta Venezia.
Il vostro passatempo preferito a Milano?
Sicuramente esplorarla, ci siamo sempre stupiti di quanto ogni piccola via di Milano possa nascondere delle piccole chicche, che siano locali, monumenti, architetture: un esempio? Via Washington. In questa via è ancora possibile ammirare edifici con architetture che variano dall’Ottocento, fino agli anni Quaranta e Cinquanta del Novecento.
La canzone su Milano a cui siete più legati?
Effettivamente canzoni a cui siamo più legati non lo sappiamo. Quando pensiamo a Milano “i teenager” che sono in noi direbbero “Vamonos” del Pagante, “i boomer” che sono in noi invece pensano alle canzoni di Van De Sfroos.
Il luogo dei dintorni di Milano che amate di più?
Alessio arriva dalla Brianza, quindi diremmo quella. Probabilmente Monza che è la più affine a tutti e tre.
La cosa più bella che vi è capitata a Milano?
A noi? Sicuramente la nostra pagina. Qualche anno fa ci siamo conosciuti a Milano, all’Accademia di Belle Arti di Brera ed è nato tutto questo. Dobbiamo continuare?
La fermata della metro a cui siete più affezionati (e perché)?
Forse la fermata di De Angeli per un ricordo particolare: la prima volta che il team di Milano da Scrocco, senza sapere ancora di esserlo, ha scroccato assieme è stato all’inaugurazione di una piadineria in quella zona.
La cosa più curiosa che avete visto a Milano?
Il Montestella, perché è l’unica montagnetta che c’è e dalla quale puoi vedere anche la madonnina. È un luogo suggestivo.
Il quartiere che amate di più?
Porta Venezia che è stato per tanto tempo il nostro punto di riferimento, post lockdown ma anche prima.
Caro Sala ti scriviamo… (cosa chiedereste al sindaco per rendere Milano ancora migliore)?
Caro Sala ti scriviamo per chiederti di approvare il nostro progetto Next Gen Week, una serie di eventi dedicata a tutti gli under 30.
Milano città stato: siete a favore oppure no che Milano abbia un’autonomia simile a una regione o a una provincia autonoma, come l’hanno le principali città d’Europa?
Questa è una bella domanda, ci sono dei pro e dei contro in tutte e due le risposte. Da cittadini milanesi sì, da cittadini italiani diremmo di no. Stando dentro alla città si nota che Milano ha bisogno di essere ancora di più una forza attrattiva a 360 gradi. Ma quando diventi autonomo, diventi autonomo anche economicamente, e Milano è una citta che dà. Abbiamo un po’ paura che diventando troppo autonoma diventerebbe solo lei il centro di tutto, ma anche l’Italia dovrebbe partire. Milano dovrebbe essere un esempio un po’ per tutte le altre città italiane.
Se doveste lasciare Milano in quale città vi piacerebbe vivere?
Se parliamo di città sempre italiane Torino, perché ultimamente la vediamo sempre di più come una piccola Milano (non riusciamo proprio a staccarci da Milano, eh?). Fuori dall’Italia non sapremmo.
Se aveste due miliardi di euro per Milano che cosa fareste?
Scapperemmo con i soldi.
Un sogno per Milano: qual è il vostro più grande auspicio per il futuro di Milano?
Il più grande auspicio è che Milano diventi sempre di più una città inclusiva verso i giovani e che li sappia valorizzare al meglio, siam tutti bravi a parole, ma ci vogliono i fatti.
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