Camilla Bagatti Valsecchi. Presidente del Museo Bagatti Valsecchi, una delle celebri case museo che impreziosiscono Milano.
Camilla BAGATTI VALSECCHI: “La mia Milano riprenderà la CORSA Pre Covid”
La cosa che ami di più di Milano?
Di Milano amo l’ambiente dinamico, internazionale, attrattivo e molto inclusivo. E proprio per questo amo anche la capacità dei milanesi di mettersi al servizio degli altri, non solo dal punto di vista sociale, ma anche culturale.
Quella che invece ti piace di meno?
Il traffico e l’incapacità dei milanesi di rallentare i ritmi per migliorare la qualità della vita.
Il tuo locale preferito?
A Milano aprono continuamente nuovi locali e mi piace sperimentare e provare sempre nuove realtà, ma se devo fare un nome dico Il Salumaio, non solo perché sta nel cortile del Museo Bagatti Valsecchi, ma perché ne apprezzo la qualità degli spazi.
Il tuo passatempo preferito a Milano?
Camminare con il mio cane Niki o girare in bici perdendomi nei quartieri.
La canzone su Milano a cui sei più legata?
Milano di Lucio Dalla perché ogni volta che la ascolto mi fa emozionare.
Il luogo dei dintorni di Milano che ami di più?
Il lago di Como perché lo frequento spesso.
La cosa più bella che ti è capitata a Milano?
Diventare presidente del Museo Bagatti Valsecchi, luogo in cui sono cresciuta e di cui oggi tutti possono godere.
La fermata della metro a cui sei più affezionato (e perché)?
Vado poco in metropolitana, ho sempre usato il motorino, ma se penso ad una fermata della metro dico San Babila che era quella che frequentavo da ragazza prima che aprissero quella di Montenapoleone.
La cosa più curiosa che hai visto a Milano?
Il citofono a forma di orecchio che si trova in Palazzo Sola Busca in via Serebelloni 10, detto proprio “Ca’ de l’Oreggia”.
Il quartiere che ami di più?
Garibaldi, per la sua vitalità e per aver mantenuto la sua connotazione di quartiere.
Caro Sala ti scrivo… (cosa chiederesti al sindaco per rendere Milano ancora migliore)?
Di investire di più nella cultura.
Milano città stato: sei a favore oppure no che Milano abbia un’autonomia simile a una regione o a una provincia autonoma, come l’hanno le principali città d’Europa?
Assolutamente sì, perché ritengo che così si potrebbero migliorare molto i servizi ai cittadini.
Se dovessi lasciare Milano in quale città ti piacerebbe vivere?
Parigi perché è una città meravigliosa e stimolante.
Se avessi due miliardi di euro per Milano che cosa faresti?
Proporrei di attuare un piano concreto di riqualificazione, anche strutturale, dei quartieri più degradati per migliorare la qualità della vita degli abitanti e del paesaggio, anche dando più spazio al verde.
Un sogno per Milano: qual è il tuo più grande auspicio per il futuro di Milano?
Che Milano possa riprendere la sua corsa dell’epoca pre-Covid.
MILANO CITTA’ STATO
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