Carlo Masseroli. Project manager specializzato in rigenerazione urbana. Molti lo ricordano come assessore allo Sviluppo del territorio dal 2006 al 2011 in anni in cui il territorio a Milano si sviluppava parecchio. A ogni tornata viene fatto il suo nome per i progetti più di avanguardia. Intanto vediamo come svilupperebbe Milano ora.
Carlo MASSEROLI: “la mia Milano attrarrà INVESTIMENTI PRIVATI”
La cosa che ami di più di Milano?
È una città piena di opportunità. È una città in cui puoi trovare quello che cerchi. Per questo quando, con un gruppo di, allora giovani, professionisti appassionati di Milano abbiamo avuto l’onore di immaginare il piano di sviluppo di Milano l’abbiamo intitolato “Milano per scelta!”.
Quella che invece ti piace di meno?
Un certo atteggiamento radical chic, di quelli che te la spiegano.
Il tuo locale preferito?
Ne ho tanti ma, adesso che mi ci fai pensare, non ne ho uno che sento mio più di altri.
Il tuo passatempo preferito a Milano?
Guardare la città che si trasforma. Amo particolarmente guardare Milano dall’alto.
La canzone su Milano a cui sei più legato?
Almeno tre: Milano e Vincenzo di Fortis, Milano di Dalla, Luci a San Siro di Vecchioni. Tutte scelte che rivelano l’età che avanza…
Il luogo dei dintorni di Milano che ami di più?
Devo dire che mi sto affezionando a Bergamo. Ormai anche a Bergamo si respira il fermento di Milano.
La cosa più bella che ti è capitata a Milano?
Questa è facile: avere l’onore di fare l’assessore allo sviluppo del territorio in un periodo di grande fermento e trasformazione. Ho fatto tanti errori ma vedere gli effetti oggi mi rende orgoglioso.
La fermata della metro a cui sei più affezionato (e perché)?
La fermata Garibaldi. Mi ricordo il grande lavoro fatto per evitare che in quella fermata si dividesse in due il percorso della Linea 5. Se non ci fossimo riusciti oggi avremmo un servizio meno efficace.
La cosa più curiosa che hai visto a Milano?
Vedere gruppi organizzati ideologicamente e aprioristicamente contraria alle grandi trasformazioni, raccontare poi le stesse trasformazioni con orgoglio come l’icona del rinascimento della città.
Il quartiere che ami di più?
La Bovisa perché ci sono nato. Mi piace molto la zona intorno all’Arco della Pace.
Caro Sala ti scrivo… (cosa chiederesti al sindaco per rendere Milano ancora migliore)?
Se il Covid ha lasciato una cosa positiva è l’invasione di tavoli e tavolini di bar e ristoranti sui marciapiedi di Milano. Lasciamoli lì!
Milano città stato: sei a favore oppure no a che Milano abbia un’autonomia simile a una regione o a una provincia autonoma, come l’hanno le principali città d’Europa?
Senza ombra di dubbio sono a favore. Oggi chi amministra Milano non ha adeguate leve per governare e la concorrenza internazionale è agguerrita.
Se dovessi lasciare Milano in quale città ti piacerebbe vivere?
Non lascio Milano.
Se avessi due miliardi per Milano che cosa faresti?
Farei qualsiasi cosa affinché diventino strumento per attrarre 20 miliardi di investimenti privati.
Un sogno per Milano: qual è il tuo più grande auspicio per il futuro di Milano?
Che impari ad attrarre investimenti privati, unica opportunità per dare corpo all’interesse pubblico. La storia del recente passato lo dimostra ma il passo culturale non è ancora compiuto.
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