Attore, doppiatore, autore radiotelevisivo e imprenditore nel settore della comunicazione, è tra le voci più conosciute del panorama pubblicitario e televisivo, è la voce di Discovery Channel e amministratore delegato di Cast Edutainment, una factory di progetti culturali basati sul racconto per le imprese che si esprimono attraverso prodotti video, podcast, reportage e attraverso il digitale in generale. Giacomo Zito è il fondatore anche de “Gli Ascoltabili”, una piattaforma italiana di podcast italiani originale.
Giacomo ZITO: “la mia Milano tornerà ad essere più MILANESE”
La cosa che ami di più di Milano?
Che non ti chiede chi sei, ma ti chiede continuamente chi è.
Quella che invece ti piace di meno?
La gentrificazione che la sta allontanando da certe fasce sociali.
Il tuo locale preferito?
Il Radetzky rigorosamente al mattino.
Il tuo passatempo preferito a Milano?
Visitare la pinacoteca di Brera e fermarmi sui tre dipinti: Il cristo morto del Mantegna, il bacio di Hayez e la cena in Emmaus del Caravaggio.
La canzone su Milano a cui sei più legato?
Milano e Vincenzo.
Il luogo dei dintorni di Milano che ami di più?
L’abbazia di Chiaravalle.
La cosa più bella che ti è capitata a Milano?
Innamorarmi a diciotto anni.
La fermata della metro a cui sei più affezionato (e perché)?
Lima. Perché quando esci ti propone una città sempre diversa, un incrocio di culture e un fermento costante.
La cosa più curiosa che hai visto a Milano?
La fontana dei Bagni misteriosi di De Chirico che era, per me bambino, un parco giochi.
Il quartiere che ami di più?
Porta Romana. Alla stregua di un bel quartiere di Parigi.
Caro Sala ti scrivo… (cosa chiederesti al sindaco per rendere Milano ancora migliore)?
Metti un cappotto grigio e il cappello, gira per la città, ascolta la sua gente. Non stringere troppe mani. Sii più milanese.
Milano città stato: sei a favore oppure no che Milano abbia un’autonomia simile a una regione o a una provincia autonoma, come l’hanno le principali città d’Europa?
La domanda è suggestiva perché presuppone che la risposta debba essere si (per essere al passo con i modelli europei, “ce lo chiede l’Europa?”). Quindi dico di no.
Se dovessi lasciare Milano in quale città ti piacerebbe vivere?
Palermo.
Se avessi due miliardi di euro per Milano che cosa faresti?
Vincolerei tutte le aree agricole nei dintorni, realizzerei in quattro anni la metropolitana Milano-Brianza, finanzierei per ogni distributore colonnine elettriche e l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti del centro storico.
Un sogno per Milano: qual è il tuo più grande auspicio per il futuro di Milano?
Di rispettare il lavoro dandogli valore, di accogliere i suoi lavoratori che vengono da fuori perché portano ricchezza, di tornare ad essere più milanese.
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