Raffaele Kohler. Il trombettista delle notti Bohémien milanesi, fondatore degli Ottavo Richter, degli Slide Pistons e della Raffaele Kohler Swing Band. Nato a Milano, diplomato a pieni voti in tromba presso il conservatorio G. Verdi di Milano.
Raffaele KOHLER: “la mia MILANO è più BOHÉMIEN e meno bauscia”
La cosa che ami di più di Milano?
La sua apertura al Mondo e la sua inclusività.
Quella che invece ti piace di meno?
Le macchine, ogni giorno anche solo attraversando a piedi si rischia la vita, non parliamone poi se ti muovi in bicicletta.
Il tuo locale preferito?
Il Pentesilea di Claudio e Germana, che era nella piazzetta di via Cesariano, non esiste più ma lo porto sempre nel mio cuore.
Il tuo passatempo preferito a Milano?
Passeggiare per Chinatown.
La canzone su Milano a cui sei più legato?
Nustalgia de Milan di Giovanni D’Anzi.
Il luogo dei dintorni di Milano che ami di più?
La cascina di Mattia a Cantù.
La cosa più bella che ti è capitata a Milano?
È stata poter diventare un musicista.
La fermata della metro a cui sei più affezionato (e perché)?
Gerusalemme della linea 5, è la fermata più vicina a casa mia e da lì il martedì e il sabato parte l’amato mercato di via Fauchè.
La cosa più curiosa che hai visto a Milano?
Un mio caro amico, che purtroppo non c’è più, che viveva e passeggiava con un gallo e che mi raccontava storie incredibili su Milano vissute in prima persona.
Il quartiere che ami di più?
Villapizzone.
Caro Sala ti scrivo… (cosa chiederesti al sindaco per rendere Milano ancora migliore)?
Più attenzione verso i servizi per l’infanzia e per gli anziani.
Milano città stato: sei a favore oppure no a che Milano abbia un’autonomia simile a una regione o a una provincia autonoma, come l’hanno le principali città d’Europa?
Non sono a favore, ma sono sicuro che tutti i suoi abitanti la possano far diventare un punto di riferimento per il resto d’Italia e anche d’Europa.
Tolta Milano in quale città ti piace vivere?
Rimini.
Se avessi due miliardi per Milano che cosa faresti?
Un’orchestra che suoni in piazza tutti i giorni e alla stessa ora, un punto di riferimento e di incontro per gli abitanti e i visitatori.
Un sogno per Milano: qual è il tuo più grande auspicio per il futuro di Milano?
Che diventi una città più bohémien e meno bauscia.
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