Siglato l’accordo tra A2A e INWIT. Milano si prepara a un ulteriore passo verso il futuro, trasformando i suoi lampioni in una rete intelligente per la trasmissione dei dati: si tratta del noto e molto discusso 5G.
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1.000 lampioni saranno trasformati in antenne 5G: Milano andrà a una velocità record
# Cos’è il progetto 5G attraverso i lampioni?
Siglato l’accordo tra A2A e INWIT. L’obiettivo è di trasformare i lampioni della città in piccole antenne in grado di trasmettere il segnale 5G. Queste piccole celle, dette “small cell“, verranno installate sui pali dell’illuminazione pubblica, attualmente gestiti da A2A. Le prime installazioni sono già operative in alcune delle zone più centrali di Milano, come il Duomo, Brera, Garibaldi-Repubblica e Parco Lambro-Cimiano. La rete 5G, che consente di trasmettere dati ad alta velocità, potrà così essere estesa a zone della città dove la domanda di connettività è particolarmente alta, supportando sia i cittadini che le aziende con prestazioni superiori.
Le piccole celle saranno collegate tramite la fibra ottica gestita da A2A Smart City, mentre TIM sarà l’operatore incaricato di attivare le microcelle. Questo intervento non solo migliorerà la capacità e la copertura della rete mobile, ma contribuirà anche alla sostenibilità della città, riducendo il consumo di suolo e ottimizzando l’uso delle infrastrutture esistenti.
# Milano come modello di Smart City
L’installazione delle piccole celle 5G sui lampioni rappresenta un passo concreto verso il rafforzamento delle infrastrutture tecnologiche di Milano. Il progetto rientra nell’ambito di una visione più ampia che punta a rendere Milano una smart city, con soluzioni intelligenti in grado di rispondere alle sfide future. Grazie alla sinergia tra A2A, INWIT e TIM, la città avrà una rete mobile più densa, capillare e performante. Non solo i luoghi simbolo della città, come il Duomo, ma anche zone più periferiche beneficeranno della nuova connessione ultraveloce.
Le piccole celle 5G, che possono trasmettere anche dati complessi come flussi video, rappresentano un punto di svolta per una città che vuole rimanere al passo con le esigenze digitali del presente e del futuro. In una Milano sempre più orientata all’innovazione e alla sostenibilità, il progetto si inserisce perfettamente nella visione di una metropoli moderna, connessa e pronta ad affrontare le sfide digitali del domani.
# I dubbi e le preoccupazioni sul 5G
Nonostante le grandi potenzialità tecniche del 5G, questa tecnologia solleva anche alcuni dubbi e preoccupazioni tra una parte della popolazione, sia a livello nazionale che cittadino. A Milano, infatti, come in molte altre città d’Italia, ci sono cittadini che nutrono timori nei confronti delle potenziali conseguenze per la salute derivanti dall’esposizione ai segnali elettromagnetici emessi dalle antenne 5G.
I principali timori sono legati alla possibilità che l’alta frequenza delle microonde possa avere effetti negativi sul corpo umano. A sostegno di questa tesi c’è la convinzione che una lunga esposizione alle radiazioni elettromagnetiche possa alterare il funzionamento del sistema nervoso, aumentare il rischio di malattie tumorali o causare altre problematiche. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è di tutt’altro avviso e ritiene sicure le tecnologie 5G, ma il dibattito sul tema rimane vivace.
In secondo luogo, non mancano coloro che sollevano dubbi riguardo alla privacy. L’adozione di tecnologie sempre più invasive potrebbe comportare rischi legati alla raccolta e all’utilizzo dei dati personali. Se da una parte il 5G permetterà di migliorare la qualità dei servizi cittadini, dall’altra la gestione delle informazioni sensibili potrebbe suscitare preoccupazioni riguardo alla protezione dei dati.
# Petizione sulle antenne 5G: “Serve un regolamento”
A proposito di dubbi sul 5G, sono già 350 le firme raccolte tra i residenti di San Giuliano, chiedendo al Comune di dotarsi di strumentazione adeguata per monitorare le emissioni delle antenne 5G. L’appello mira a sollecitare l’adozione di un regolamento che normi l’installazione degli impianti 5G e garantisca la tutela della salute pubblica.
Il comitato, che ha promosso la petizione, ha sottolineato l’importanza di dotare il Comune di un dispositivo per misurare le onde elettromagnetiche e di rendere pubblici i dati, consultabili dai cittadini. Si chiede inoltre che venga mappato il posizionamento degli impianti 5G presenti e previsti sul territorio.
# Il futuro della tecnologia 5G
Nonostante le preoccupazioni, le potenzialità tecniche del 5G non sono quasi mai messe in discussione. Le piccole celle, che verranno installate sui lampioni, sono solo l’inizio di un processo che porterà a una rete ancora più potente e diffusa. Milano sta diventando un modello di smart city, in grado di integrare infrastrutture tradizionali con nuove tecnologie per migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti.
Il progetto di 5G sui lampioni di Milano non è solo una soluzione per migliorare la connessione in città, ma anche un esempio di come la tecnologia possa trasformare l’ambiente urbano. Sarà interessante vedere come il dibattito tra innovazione e sicurezza continuerà a evolversi e come la città risponderà alle legittime preoccupazioni dei suoi cittadini, cercando di trovare un equilibrio tra progresso tecnologico e opinione pubblica.
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MATTEO RESPINTI
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