Intanto alzino la mano i milanesi o meglio ancora i milanisti che conoscono Mr Herbert Kilpin da Nottingham.
Nato in Inghilterra nel 1870 (anno della breccia di Porta Pia), figlio di un macellaio di Nottingham e fondatore in giovane età (aveva 13 anni) di un club amatoriale dedicato a Giuseppe Garibaldi, il nostro promettente super eroe lascia il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda per entrare in quello d’Italia e precisamente si trasferisce per lavoro a Torino, città che ha già perso lo status di Capitale.
Sono gli anni in cui Kilpin insegna agli italiani l’uso dei telai inglesi e diventa anche socio e giocatore di uno dei club di calcio più antichi d’Italia, quello del Torino il cui Presidente è niente popodimeno che tale Luigi Amedeo di Savoia-Aosta, Duca degli Abruzzi.
Alla fine dell’800 si trasferisce a Milano con il suo amico e connazionale S.R. Davies e grazie alla frequentazione dell’American Bar nascono sodalizi, tra cui quello con alcuni italiani fondatori della “La società per l’educazione fisica Mediolanum”, che li porteranno a costituire, il 13 dicembre del 1899, il Milan Cricket and Football Club di cui Kilpin fu giocatore e manager. Lasciò il mondo del calcio in quanto amareggiato dall’ostracismo esercitato dalla Federazione sui calciatori stranieri.
#01. l’inglese Kilpin è uno dei Padri fondatori dell’AC Milan
#02. i colori scelti per la maglia del Milan, il rosso e il nero, corrispondevano rispettivamente al fuoco dei calciatori e alla paura che avrebbero sentito gli avversari
#03. portava baffoni alla Marinetti, cuore e anima del Futurismo
#04. è stato il primo straniero in assoluto a militare in una squadra di calcio italiana
#05. è stato un infaticabile lavoratore, giocatore, sognatore e manager sportivo
#06. durante l’era Giolittinana, Kilpin, con il Milan ha vinto, giocando da terzino e da mediano, 3 campionati italiani e due medaglie del Re
#07. il suo nome è iscritto nel Famedio di Milano, ossia il Tempio della Fama che si trova all’interno del Monumentale
#08. qualcuno sostiene che abbia indirettamente agevolato anche la fondazione dell’Inter, avvenuta il 9 marzo del 1908 per mano di un gruppo di 43 milanisti dissidenti
#09. è morto prematuramente, nel 1916, a causa delle enormi quantità d’alcol e sigarette di cui abusò per tutta la sua breve e incredibile vita
#10. la leggenda narra che la sua gara d’addio fu quella partita disputata il 20 aprile 1908 contro l’Old Boys Basel