«A giugno dimezzate le ore di sole»: primi dati di una primavera da “glaciazione”

Dati da brividi. Roba che neanche a febbraio in Norvegia

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Tanta pioggia, nel mese di giugno. E il sole si è visto ben poco. I primi dati arrivano dal vicino Canton Ticino, come riportato da Ticino Online Foto cover: horacio30

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«A giugno dimezzate le ore di sole»: primi dati di una primavera da “glaciazione”

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# Dati da brividi

Sembrava ieri quando di questi tempi si gridava alla siccità e al riscaldamento del clima. Ma questa primavera si sta rivelando l’esatto contrario di quella che pareva una tendenza consolidata. Anzi. Dopo un maggio da record per le precipitazioni, giugno sta facendo anche peggio. Non solo pioggia. E’ proprio il sole a non farsi più vedere. I primi dati dal Meteo Svizzera sul Canton Ticino sono da brividi: le ore di sole si sono dimezzate rispetto alla media. Roba che neanche a febbraio in Norvegia.

# Maggio e Giugno al “buio”

«Effettivamente, stando ai dati raccolti fino al 23 giugno, questo mese le ore di sole nel Canton Ticino sono state circa la metà rispetto alla media di giugno del trentennio 1991-2020», conferma a Tio/20Minuti Stefano Zanini di MeteoSvizzera. E il dato si aggiunge a un maggio già da record, quando «Il soleggiamento ha raggiunto, a seconda delle zone, tra il 50 e il 65% rispetto alla media». 

# «Ci eravamo abituati ad altro»

«Ci eravamo abituati ad altro» commenta Zanini, aggiungendo che i numeri parlano chiaro: «Il clima ha una variabilità, non tutti gli anni le stagioni sono le stesse», commenta però Zanini. «Quello che si può dire è che abbiamo avuto un 2023 secco, e un 2022 ancora più secco. Ci eravamo quindi quasi abituati a questa tendenza, e quest’anno stiamo attraversando un periodo molto umido e instabile». 

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Ma perché sta piovendo così tanto? «Non è facile individuare una causa specifica», premette l’esperto, «ma abbiamo avuto ripetute situazioni di sbarramento da sud, ovvero correnti umide da sud che si scontrano con le Alpi. Questo fenomeno ha portato abbondanti precipitazioni».

# Anche per luglio ci vuole l’ombrello

Luglio è alle porte, ma le premesse non sono buone.  «Prosegue la tendenza all’instabilità, anche se in un contesto decisamente più caldo», spiega sempre Zanini che prevede un fine settimane con temperature che dovrebbero avvicinarsi ai trenta gradi. Ma non per molto. Per quanto riguarda invece l’inizio della prossima settimana «potrebbe esserci un nuovo passaggio perturbato. L’anticiclone che porta tempo stabile al momento non si vede ancora».

Fonte: Ticino Online

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