Hanno diviso i cittadini milanesi, hanno provocato contestazioni politiche, sono state insultate, derise e a volte apprezzate: ora potrebbero dire addio alla loro cara amata piazza. Sono le palme in Piazza Duomo, che presto potrebbero scomparire. Le probabilità che col nuovo anno saranno tolte sono alte. Ecco il perché.
ADDIO alle PALME?
# Le aiuole in piazza Duomo in cerca di sponsor
Milano è alla ricerca di un nuovo sponsor per le aiuole in piazza Duomo. Il contratto di Starbucks, l’ultimo sponsor nonché colei che ha portato palme e banani nella piazza più famosa della città, è scaduto il 31 dicembre del 2022. Il nuovo finanziatore potrà scegliere se mantenere almeno in parte la vegetazione attuale delle aiuole oppure rinnovarla completamente. Anche se il vento da Palazzo Marino sembra indirizzare per un cambiamento.
# Le regole per il nuovo allestimento
Il Comune di Milano impone dei vincoli per l’allestimento delle piccole aree verdi in piazza Duomo. Innanzitutto l’area è soggetta a vincolo diretto monumentale: la scelta della vegetazione dovrà quindi essere consona agli arredi e manufatti della piazza, in modo tale da rendere la piazza un tutt’uno esteticamente bello. Il verde inoltre dovrà garantire un adeguato effetto estetico in tutte le stagioni. Infine, le aiuole sono esattamente sopra il mezzanino della metropolitana, quindi sarà necessario rispettare i limiti di carico di superficie. Ma qual è l’orientamento del primo cittadino?
# Sala: “Mi piace il fatto di cambiare”
Chi si occuperà del nuovo assetto delle aiuole dovrà impegnarsi anche del recupero delle palme e del loro cambio dimora: dovrà farsi carico della zollatura e della collocazione in vaso, ma anche del trasporto verso il Vivaio comunale di Milano.
Resta comunque la possibilità che le palme non vengano rimosse. Palme che dal 2017 sono diventate simbolo della piazza, ma che in realtà c’erano già all’inizio del Novecento (come testimoniano foto dell’epoca). In realtà il vero problema è proprio sullo sponsor, come ha dichiarato il sindaco a margine delle celebrazioni del 2 giugno: “Spero solo di trovarlo (lo sponsor, ndr). Però mi piace il fatto di cambiare”.
Anche se ancora nulla è definito, pare che ci sia già un candidato e, soprattutto, un preciso orientamento: “Ovviamente le cose pubbliche vanno attraverso gare quindi è ancora tutto in corso, però credo che sia arrivato il momento di dare un cambiamento d’immagine a piazza Duomo”, ha concluso Sala.
# Che fine faranno le palme “cinesi”?
Le palme in Duomo sono apparse nel 2017 quando Starbucks si è aggiudicata il bando per la gestione dell’aiuola con un progetto che ha fin da subito spaccato la città. “Mancano scimmie e cammelli“, attaccò Salvini, mentre altre parti politiche parlarono di “africanizzazione” di Milano.
Le palme scelte per piazza del Duomo sono di una specie originaria della Cina: rispetto alle paure relative all’interno hanno dimostrato di resistere a temperature molto rigide. I loro difensori fanno notare che le palme sono già presenti a Milano, in alcuni giardini privati, e che c’erano proprio in Duomo, a inizio Novecento, seppure disposte in un modo diverso.
Tenerle o rimandarle a casa: quale vorreste come futuro per le palme del Duomo?
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BEATRICE BARAZZETTI
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