Dopo l’eliminazione di quasi tutte le restrizioni, a seguito della stabilizzazione della pandemia, il governo austriaco ha annunciato la sospensione dell’obbligo vaccinale. Anche l’Italia prenderà la stessa strada? Ecco le ipotesi sul tavolo.
🔴 Addio all’obbligo vaccinale in AUSTRIA: presto anche in ITALIA?
# Dopo l’eliminazione di quasi tutte le restrizioni, in Austria arriva lo stop all’obbligo vaccinale
La stabilizzazione della pandemia in Austria ha portato il governo del Paese ad eliminare quasi tutte le restrizioni dal 5 marzo, compreso il Green Pass. Ora è arrivato anche l’annuncio da parte del governo dello stop all’obbligo vaccinale contro il Sars-Cov-2: “Abbiamo deciso di seguire il consiglio della commissione di esperti” e di “sospendere la vaccinazione obbligatoria”, ha annunciato il ministro Karoline Edtstadler durante una conferenza stampa a Vienna. La motivazione principale è che gli effetti della vaccinazione sulla nuova variante non giustificano l’obbligo. L’Austria era stato il primo Paese europeo ad introdurre l’obbligo il primo febbraio per gran parte della popolazione. Proprio da metà marzo sarebbero dovute scattare le multe per i non vaccinate.
# In Italia il green pass rafforzato potrebbe trasformarsi in green pass base prima del termine dell’obbligo vaccinale
L’Italia resta dunque l’unico paese europeo a prevedere l’obbligo vaccinale. Per gli over 50 dovrebbe rimanere come previsto fino al 15 giugno ma potrebbe essere anticipata la trasformazione del green pass rafforzato in green pass base, per consentire anche ai non vaccinati di andare a lavorare.
Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa lo ha spiegato in un’intervista a Radio Anch’io su Radio1: «L’obbligo vaccinale per gli over 50 resterà fino al 15 giugno. C’è una valutazione che stiamo facendo, sulla quale personalmente sono d’accordo, di trasformare, prima del 15 giugno, il green pass rafforzato in green pass base. Questo consentirebbe a molti cittadini di tornare a lavorare ovviamente facendosi il tampone ogni due giorni».
Leggi anche: La proroga “infinita” del Green pass: la libertà da diritto diventa una concessione dell’autorità
# Il cronoprogramma sull’allentamento delle restrizioni dal primo di aprile
Il sottosegretario alla Salute Costa si è espresso anche sul cronoprogramma di allentamento delle restrizioni che partirà dal primo di aprile, il giorno dopo la fine dello stato di emergenza, e che verrà inserito in un decreto emanato a breve: «nei prossimi giorni il governo penserà a un cronoprogramma sul green pass. Dal primo aprile ci sarà un allentamento delle misure restrittive. Sarà graduale ma partirà da subito. Per esempio per gli spazi all’aperto, come bar e ristoranti, dove credo che già dal primo aprile il green pass rafforzato non sarà più necessario. E poi arriveremo ad una estate senza più restrizioni.»
Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, ospite a Mattino 5, aggiunge che la distanza di sicurezza sarà la prima restrizione ad essere eliminata: «Il green pass rafforzato per il lavoro credo andrà rivisto. Poi anche la distanza di sicurezza andrà tolta fra le prime cose. Togliere la distanza significa anche rivedere tutti i protocolli di palestre, piscine, studi televisivi. Poi penseremo a togliere anche la mascherina al chiuso e rimodulare gli isolamenti per i positivi asintomatici».
Continua la lettura con: REGNO UNITO: dal 15 marzo STOP alla VACCINAZIONE OBBLIGATORIA per personale sanitario e sociale
FABIO MARCOMIN
Copyright milanocittastato.it
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato
Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.