Servono oltre 300 nuovi autisti per garantire un servizio frequente in tutta la città.
ALLARME AUTISTI a MILANO: sempre MENO BUS e ATTESE che superano i 30 MINUTI
# “Nessuno viene più a lavorare a Milano”
A Milano il problema della carenza di autisti si fa sempre più sentire. Queste le parole di Pasquale Ferri, sindacalista dell’Orsa: “Il problema delle soppressioni è dovuto alla grave carenza organica degli autisti: più di 300 ad oggi. Nessuno più viene a lavorare a Milano. Questa azienda rispetto a 30 anni fa non è più attrattiva e competitiva e gli stipendi sono troppo bassi“.
Sulla stessa linea anche Alberto Beretta, coordinatore regionale della Filt Cgil: “Si cancellano corse e tabelle perché non c’è personale a sufficienza a garantire il servizio. La questione degli alloggi rimane un problema irrisolto e vivere a Milano è complicato. Tutto il settore è in forte difficoltà da tempo. Un conducente in prima assunzione ha uno stipendio base di 1.100-1.200 euro netti e il problema di conciliare la vita con il lavoro è enorme. Il tema non è stato mai affrontato. Servono una radicale riforma del settore, ma anche la volontà e le risorse per finanziare il Fondo nazionale dei trasporti. Altrimenti il problema rimarrà, i conducenti saranno sempre di meno e le conseguenze si riverseranno sugli utenti“.
# Linee di superficie con attese alle banchine di oltre mezz’ora
La conseguenza della carenza di autisti è una riduzione delle corse. Secondo i sindacati nell’ultimo periodo le riduzioni del servizio sarebbero arrivate all’11-12% a cui aggiungere il 3% di tagli stabilito a inizio anno per contenere i costi del trasporto pubblico in seguito al cambio abitudini consolidato dell’utenza post Covid. Si arriva quindi in alcune zone della città a una riduzione del 15% rispetto all’anno scorso. Se a questo si aggiungono le assenze per malattia la situazione peggiore ulteriormente. Tutto questo si tramuta in attese più lunghe alle banchine di bus e tram, da 12 minuti a punte di oltre 30 minuti.
# “Chi investe €5000 nelle patenti e poi ha un prospetto di lavoro dove ne guadagna 1200€ al mese non va più a fare l’autista”
La difficoltà di attrarre nuovi autisti non è una novità per Atm. Già nel 2022 l’Azienda Trasporti Milanesi aveva lanciato per il secondo anno consecutivo una campagna assunzioni per l’inserimento di 650 nuove risorse senza ottenere i risultati sperati. Il motivo principale è il costo della vita di Milano, insostenibile senza uno stipendio adeguato, e quello per ottenere la patente di guida necessaria a condurre i mezzi di trasporto pubblico.
Questa la replica di un conducente al nostro articolo sulla difficoltà di Atm a trovare dipendenti:
«Gentile redazione, sono un autista Atm/net da quasi vent’anni, e nel corso di questo periodo ho visto cambiare tante cose in Atm in primis, e nel contratto nazionale che, già quando sono stato assunto io nel 2000, era abbastanza basso.
Leggi anche: ATM non trova autisti? La REPLICA di un CONDUCENTE: MILANO insostenibile per i nostri STIPENDI
# Non bastano le agevolazioni per le patenti e i contributi per la casa
Per venire incontro ai neo assunti, che andrebbero ad affiancare i 4.000 conducenti oggi alla guida dei mezzi di superficie, l’Atm ha previsto agevolazioni che prevedono patenti gratuite e contributi per pagare l’affitto di casa. In totale ha stanziato mezzo milione di euro per un totale di 600 assunzioni, di cui 300 conducenti di mezzi. Uno sforzo però insufficiente a sopperire, come detto in precedenza, agli affitti troppo bassi e all’alto costo della vita che spinge molti autisti a lavorare nel settore del trasporto merci.
Forse l’unica vera soluzione è quella delle gabbie salariali: stipendi nel settore statale o parastatale differenziati in base al costo della vita. Altrimenti non ci resta che attaccarci al tram. Dopo una lunga attesa.
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FABIO MARCOMIN
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