A molti sembrava che le politiche anti traffico del Comune di Milano fossero discriminanti per chi vive in periferia o nell’hinterland. In pratica, si aveva l’impressione che si stesse trasformando l’Area C in un fortino a tutela di chi ci vive. Ma non è così. Come emerge oggi sul Corriere Milano, sono molti i disagi anche per chi abita in pieno centro. Non solo: per certi aspetti sono perfino penalizzati rispetto a chi vive fuori.
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Anche l’Area C si rivolta alle politiche anti-traffico
Lunedì 7 ottobre esce sul Corriere Milano un pezzo di Isabella Bossi Fedrigotti, Se l’area C «punisce» chi abita in centro, che dà voce a residenti in Area C critici verso le norme antitraffico. Vediamo le testimonianze e quali sono i disagi riscontrati.
# «Ogni volta che ci muoviamo, paghiamo»
Apre le danze Margherita Corti, che spiega che: «Noi che abitiamo in centro per rientrare a casa dobbiamo pagare a differenza degli altri residenti. Se torniamo dall’aeroporto, paghiamo. Se torniamo da un ospedale che non siano il Policlinico o Multimedica, paghiamo. Se ci rechiamo in discarica, paghiamo; se andiamo al cimitero, paghiamo. Possiamo fare la spesa nei grossi supermercati solo la sera; e il sabato e la domenica, ma da fine anno non più. Non abbiamo gli stessi diritti degli altri milanesi, che possono utilizzare l’auto (e inquinare) quanto vogliono. Sarà costituzionale? E’ evidente che il balzello è stato creato per rimpinguare le casse comunali, mai sazie.»
# «L’Area C divide in due i cittadini»
Prosegue Pierluigi Lusona: «A proposito dell’estensione della durata dell’Area C, osservo che è una tassa che divide in due la città, colpendo soprattutto le persone anziane e comunque con fragilità fisiche che impediscono di usare i mezzi pubblici, anche perché nei metrò spesso le scale mobili non funzionano e nei mezzi di superficie le attese sono diventate lunghissime.»
# «L’ideologia conta più del benessere dei cittadini»
Conclude Massimo Mazzonelli: «Siamo vessati e costretti a subire decisioni cervellotiche, frutto di pura ideologia e non di buon senso e attenzione per il benessere dei cittadini.»
Fonte: Se l’area C «punisce» chi abita in centro, Isabella Bossi Fedrigotti, Corriere Milano
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