Il caro bollette e l’aumento dei costi di luce e gas sta preoccupando tutti. Se i cittadini privati sono quelli che si sentono maggiormente colpiti, vedendo le loro bollette duplicarsi e pronti al super risparmio, anche aziende e istituti pubblici sono spaventati dagli aumenti. Giovedì 10 si è inaugurata la protesta contro il caro bollette da parte dei comuni italiani.
Caro bollette: per mezz’ora SPENTI i MONUMENTI nelle città d’arte italiane
# Il 10 febbraio si sono spenti i monumenti
Il caro bollette spaventa, oltre famiglie e imprese, anche i Comuni che, secondo l’Anci, registrerebbero un aumento della spesa di almeno 500 milioni di euro. Proprio per questo motivo, in attesa dei fondi del Governo per sostenere la crisi, da Cento, Ferrara, è partita la protesta: il 10 febbraio alcune piazze e monumenti italiani sono rimasti spenti. All’iniziativa hanno aderito molti comuni, tra questi anche Roma e Milano. Come primo passo dimostrativo si è fatto calare il buio dalle 20 alle 20:30. Per mezz’ora si sono spente le luci sui monumenti, sempre sotto i riflettori della città, per accenderle “sui rischi connessi all’aumento dei costi di luce e gas per i Comuni”.
# I Comuni dovranno affrontare spese extra fino a 1,8 miliardi
La protesta è partita dall’Anci dell’Emilia Romagna che ha poi coinvolto quella italiana. I Comuni, con il caro delle bollette, dovranno affrontare spese intorno agli 1,6 e 1,8 miliardi di euro. Inutile dire che questo avrà conseguenze anche sulla vita dei cittadini, per questo quasi tutta Italia ha aderito alla protesta. Per mezz’ora le città sono risultate meno belle del solito, perché i monumenti che le rendono uniche hanno smesso di fare luce, seppure per mezz’ora. Ma con il caro delle bollette, le città non saranno solo meno illuminate e quindi non particolarmente attrattive, saranno soprattutto meno efficienti. I 550 milioni di euro stimati in più, che saranno destinati al caro bollette, non potranno essere usati per altro.
Anche Milano ha aderito alla protesta: secondo Beppe Sala si tratta di “un gesto simbolico per dare un messaggio al governo” e ha aggiunto che “Milano va molto a led, non possiamo fare molto di più se non ridurne l’utilizzo, ma questo andrebbe a scapito della qualità del servizio”.
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BEATRICE BARAZZETTI
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