Cerimonia Olimpiadi di Parigi: le più belle immagini e quello che ci piacerebbe a Milano

Quali sono gli spunti che potrebbero essere utili per la cerimonia dei giochi del 2026 a Milano?

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Si è già detto molto sulla Cerimonia di Apertura delle Olimpiadi di Parigi. Quello che ci interessa è solo questo: quali sono gli spunti che potrebbero essere utili per la cerimonia dei giochi del 2026 a Milano?

Cerimonia Olimpiadi di Parigi: le più belle immagini e quello che ci piacerebbe a Milano

#1 La città come palcoscenico: una cerimonia popolare e coinvolgente

Forse la più grande novità vista a Parigi. Invece di realizzare la tradizionale cerimonia nello stadio principale dei giochi, si è scelta la strada più inclusiva. La cerimonia si è sviluppata lungo la Senna trasformando così tutta la città nel palcoscenico. Questo ha fatto in modo che tutti i cittadini, e non solo qualche migliaia di fortunati, potessero assistere alla sfilata degli atleti e agli spettacoli celebrativi. Una scelta davvero rivoluzionaria: all’ancient regime dei privilegiati possessori di biglietti, Parigi risponde consentendo la fruizione gratuita a tutti i cittadini. Mi piacerebbe tanto che si facesse anche a Milano dove, purtroppo, è ancora diffusa una visione classista e anacronistica che divide tra privilegiati e resto del mondo. 

#2 Una scelta editoriale potente e distintiva

Immagino già la to do list della cerimonia di Milano: Bocelli che canta Nessundorma, i grandi chef che celebrano la nostra cucina, il balletto di Bolle, qualche star americana al tramonto, richiami alla nostra grande storia e alla cultura con monumenti e gladiatori romani. Personalmente temo la solita ricetta di mettere in mostra le cose più banali del nostro Paese, cose che peraltro tutto il mondo già conosce e che hanno come unico merito quello di non dare fastidio a nessuno. E senza dare risalto particolare alla Milano più autentica. Questo si può facilmente prevedere. Per questo invece Parigi mi ha sorpreso. La scelta è stata netta. E’ stato scelto un direttore artistico con una sua visione molto forte. Una visione del mondo che rappresenta una parte della cultura della Parigi di oggi, una visione del mondo in linea con la cosiddetta cultura “woke”, vicina ai Dem americani, molto mainstream, molto divisiva. Piace o non piace, ma almeno è una scelta netta, non è ipocrita, trasmette al mondo un messaggio identitario, senza ricorrere a facili compromessi. Quanto sarebbe bello se invece di rappresentare la consueta collezione di banalità nazional-popolari, Milano nel 2026 azzardasse un coraggio simile, proiettando valori tipici di una mentalità distintiva che ha reso grande la città. Senza temere critiche o polemiche. 

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#3 Nessun provincialismo

Altra cosa su cui purtroppo sarei pronto a scommettere. Che a Milano sarà una cerimonia molto provinciale. Provinciale significa tante cose. Significa celebrare luoghi comuni della propria cultura considerati superiori, tradendo invece un complesso di inferiorità. Così come provinciale è dare spazio a luoghi comuni e banalità di altre culture, solo per mostrarsi fighi e internazionali, scelti per la loro immagine invece che per il loro valore reale. Rinunciando invece a fare valere aspetti particolari e poco noti della nostra cultura. Parigi ha fatto l’esatto opposto. Ha ospitato artisti stranieri (come Lady Gaga o Celine Dion) per cantare canzoni della tradizione francese, mentre ai musicisti francesi si sono assegnate canzoni internazionali (come Imagine). Soprattutto ha evitato la carrellata sciovinista di elementi della storia e della cultura francese per darsi le arie da più bravi al mondo.

Milano saprà rispondere alla sfida di liberarsi di elitarismo borbonico, di luoghi comuni e di provincialismo, per mettere in scena invece ciò che è la sua vera forza: la creatività e l’originalità?

# Le più belle immagini della cerimonia: il video 

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ANDREA ZOPPOLATO

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Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.

1 COMMENTO

  1. A me personalmente non è piaciuta mi sembrava un gay pride le uniche cose che salvo è la fruizione gratuita alla cerimonia che a Milano non succederà certo,il tripode della fiamma olimpica molto originale e che la sfilata sia stata fatta sulla senna.
    Questo è mio personale parere che vale quel che vale

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