Il ritorno alla normalità del servizio di superficie slitta sempre di più. Doveva ripartire a inizio 2025 ma si rimanda tutto per la fine dell’anno. Ma se il servizio viene tagliato, perché mantenere intatto il costo dell’abbonamento? Questo il principio che ha messo in moto i comitati cittadini per richiedere un indennizzo sul costo dell’abbonamento al trasporto pubblico.
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Corse tagliate? Allora l’abbonamento va in parte risarcito! I milanesi si mettono in moto
# Da settembre 2023 i tagli sono arrivati a colpire 90 linee su 130
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Ritardi su ritardi, in alcuni casi superiori ai 40 minuti, corse saltate, e infine i tagli decisi da Palazzo Marino per rendere “meno nervosa” l’attesa degli utenti. Sono 90 le linee colpite sulle 130 che circolano in superficie. La scelta del Comune di Milano di rimodulare le corse per far percepire un servizio più regolare è stata dettata principalmente dalla perdurante carenza di autisti e la situazione, come confermato dall’Amministratore Delegato di ATM, Arrigo Giana, non migliorerà prima della fine del 2025. Per questo e per i disagi subiti negli ultimi due anni, diversi comitati cittadini hanno lanciato una petizione per chiedere uno sconto come indennizzo sull’acquisto di abbonamenti del trasporto pubblico: disponibile nella sezione “Milano Partecipa” del sito del Comune di Milano e può essere votata da tutti i residenti a Milano e i “city user” sopra i 16 anni di età entrando con lo SPID o la CieID e seguendo il percorso: – PETIZIONI – BONUS 30%.
# Quasi 700 firme in meno di 48 ore
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«Lasciare la propria firma nell’area Partecipazione del sito del Comune di Milano non è un processo semplice, ma a sole 48 ore dal lancio sono già quasi 600 le firme di milanesi e “city user” alla petizione “RimborsaMI” (salite già quasi a 700 ndr) con cui gli utenti ATM chiedono al Comune uno sconto del 30% sul costo degli abbonamenti ATM 2025-2026 a titolo di indennizzo per i disagi patiti nel 2023-2024.» Inizia così il comunicato stampa congiunto di “AspettaMI – Milanesi in attesa dei bus” e del Comitato Basmetto, in rappresentanza di 14 altri comitati e gruppi di quartiere.
«La riduzione delle corse e l’irregolarità dei passaggi dei mezzi di superficie ATM hanno inciso pesantemente sulla qualità della vita e sul portafoglio dei cittadini di Milano e hinterland» e per questo, prosegue il comunicato, «nasce l’idea del Comitato Basmetto di una petizione al Comune di Milano per ottenere il riconoscimento di un bonus pari al 30% del valore degli abbonamenti mensili e annuali 2023-2024, utilizzabile come sconto sull’acquisto di abbonamenti mensili e annuali nel 2025 e/o 2026.»
Sonia Ferrari del Comitato Basmetto spiega come «nel 2023-2024 il servizio di superficie di ATM, tra tagli di linee, salti delle corse e rimodulazioni, è stato stimato come inferiore del 30% rispetto al 2022. L’idea del bonus ha ricevuto il parere favorevole di un’associazione di tutela dei consumatori con la quale ci siamo confrontati anche su possibili azioni legali da intraprendere se la situazione del trasporto di superficie milanese non dovesse tornare a livelli veramente accettabili.»
Il principio che se si riduce un servizio promesso si debba risarcire i cittadini andrebbe esteso anche ad altri ambiti. Come a quello dei progetti immobiliari che, una volta approvati, tendono sempre a ridurre o azzerare la parte pubblica dei lavori di rigenerazione urbana.
# Tassiamo i costruttori per la riduzione del verde dai progetti originari?
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Dai trasporti alle rigenerazioni immobiliari. A danneggiare i milanesi non sono solo i bus in ritardo o le corse cancellate, ma anche l’eliminazione o la sensibile riduzione della parte pubblica dei progetti di rigenerazione urbana. Si tratta spesso di spazi a verde, come la “foresta sospesa” prevista nell’ex scalo Romana, usate come specchietto per le allodole durante la presentazione del masterplan di turno per far digerire le colate di cemento.
Al fine di evitare tutto questo si potrebbero prevedere forti penali per i costruttori, da reinvestire in città per realizzare altre aree verdi, interventi di impatto sociale o in generale migliorare i servizi pubblici.
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FABIO MARCOMIN
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