Siamo a poco meno di un anno dalle elezioni regionali in Lombardia ma la situazione candidature è ancora in alto mare in entrambi gli schieramenti. Da un lato il centrosinistra sta cercando di capire quale la coalizione a scendere in campo, dall’altro lato il centrodestra rischia di avere più di un pretendente. Vediamo il punto della situazione.
COTTARELLI candidato contro FONTANA (o Moratti) alle REGIONALI?
# Sarà Cottarelli a sfidare Fontana?
Nella primavera del 2023 i cittadini lombardi saranno chiamati a decidere chi sarà il presidente e la coalizione politica a guidare la regione per i successivi cinque anni. Il Partito Democratico e tutto il centrosinistra proverà a spezzare il lungo dominio della Lega e Forza Italia che da decenni siedono nei banchi della maggioranza di Regione Lombardia. Esclusa sin da subito la possibilità di vedere Beppe Sala candidarsi a presidente in quanto fresco di rielezione a sindaco di Milano, uno dei nomi più concreti delle ultime settimane è l’economista Carlo Cottarelli. L’ex Presidente del Consiglio incaricato ed ex direttore del dipartimento Affari Fiscali del Fondo Monetario Internazionale rispondendo alla domanda su una sua possibile investitura ha dichiarato: “Se me lo chiedessero insistendo, ci penserei riflettendo“.
Il problema principale del centrosinistra, che dovrà puntare su un fronte allargato per poter vincere la sfida il prossimo anno, è che l‘asse tra Pd, Azione e M5S sembra destinato a morire prima del tempo visto che Carlo Calenda vorrebbe il movimento fondato da Beppe Grillo fuori dalla coalizione e lo stesso movimento preferirebbe correre da solo. Se la situazione rimanesse tale le probabilità di ribaltare i pronostici odierni sarebbero flebili.
# Fontana ancora in dubbio come candidato per il centrodestra
Attilio Fontana avrebbe dovuto sciogliere la sua riserva sulla sua ricandidatura al Pirellone nel mese di Marzo, ma il leader della Lega Salvini ha posticipato questa decisione a poco prima dell’estate. Se la gestione della pandemia ha fatto scendere l’apprezzamento per l’attuale presidente regionale, il proscioglimento nell’inchiesta sul “caso camici” potrebbe avere migliorato la fiducia nei suoi confronti da parte dei lombardi e quindi giocare in suo favore.
Anche nel centrodestra però non mancano le difficoltà.
La prima è la possibile discesa in campo della vicepresidente Letizia Moratti, in quota Forza Italia, che proprio nel pieno della pandemia è arrivata per sostituire Giulio Gallera e soprattutto per agire come una sorta di “presidente in pectore” vista la debolezza dimostrata da Attilio Fontana. Questa scelta potrebbe minare l’unità del fronte Lega-Forza Italia.
La seconda è il cambiamento di peso politico che potrebbe verificarsi nella colazione del centrodestra dove, secondo i sondaggi più recenti, la Lega sarebbe ancora primo partito ma con un vantaggio molto ridotto rispetto alle precedenti elezioni e con Fratelli d’Italia pronto a superarla nei prossimi mesi. Se così fosse il nome di Attilio Fontana potrebbe non essere più il favorito e una riconferma del centrodestra alla guida della regione più produttiva d’Italia non sarebbe più così tanto scontata.
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FABIO MARCOMIN
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