La differenza tra Nord e Sud, economicamente parlando, è sempre stata ben nota, basta pensare alle migliaia di migrazioni interne che avvengono ogni anno. Andare a cercare fortuna al Nord, era questo ed è tutt’ora l’obiettivo di molte persone meridionali. Ma addirittura rendersi conto che solo 20 province del nord e centro Italia possiedono più della metà della ricchezza italiana è un dato scioccante.
Dato shock: metà della RICCHEZZA ITALIANA è concentrata in sole 20 province
# Milano e Roma da sole producono un quinto della ricchezza totale dell’Italia
Nonostante la pandemia abbia colpito maggiormente l’Italia settentrionale, lo studio, pubblicato da Centro Studi Tagliacarne e da Unioncamere sugli effetti del Covid sul valore aggiunto prodotto nelle aree metropolitane italiane, ha mostrato che il Nord Italia viaggia ad una velocità fuori portata per il Sud. Grande conferma di Milano e provincia che staccano tutte le altre città di molti punti percentuali. Le province di Milano e Roma, insieme, infatti producono il 19,7% della ricchezza dell’intero Paese, ma mentre la città meneghina e provincia hanno un valore aggiunto pro capite di 47.495 euro, confermandosi leader indiscussi in Italia, la Capitale è sotto di 7 posizioni.
# Nella classifica delle province più ricche la prima a sud di Roma è al 40esimo posto
Se quindi Milano può essere contenta della sua continua ripresa, la distribuzione per nulla equa della ricchezza italiana preoccupa. La provincia che più si avvicina alla ricchezza milanese è Bolzano, nonostante sia lontana di ben 21 punti percentuali. Dato shock è invece che la prima provincia del Sud che si incontra nella classifica delle province italiane più ricche è Cagliari al 40esimo posto. Da qui, le altre aree del sud che si notano sono Palermo, Salerno e Napoli, all’83esimo posto.
# Gli effetti del Covid sulla ricchezza: più colpito il Nord
Certamente la notizia preoccupa ma è veramente così shoccante? Si è sempre saputo di questo divario tra Nord e Sud. Quello che però stupisce è che i dati confermano che il Covid abbia avuto un maggiore impatto nel Nord Italia, ma nonostante ciò il gap tra le due aree è ancora enorme. Nelle province del Nord c’è la maggiore concentrazione di imprese con meno di 50 dipendenti (basti pensare a quelle della moda e della cultura), ovvero le aziende che hanno più sofferto la crisi causata dalla pandemia, infatti qui il valore aggiunto è calato del 7,4%. Al Sud il valore aggiunto è diminuito del 6,4%, una flessione minore rispetto al Nord grazie alla più consistente presenza pubblica nell’economia. Come si spiega allora che 20 province del Nord e Centro Italia possiedono più della metà della ricchezza italiana? Il vero problema è che nel Meridione la crisi ha agito in un’area già provata economicamente. Da: ilriformista.it
Continua la lettura con: Le 7 CITTÀ più RICCHE d’Italia: Milano è in classifica?
BEATRICE BARAZZETTI
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