“FERMATE i TRENI a IDROGENO in Lombardia”: fine all’energia “pulita”?

La richiesta di Legambiente. Queste le motivazioni. Sarà lo stop per la nuova frontiera della combustione?

0
Struttura treno a idrogeno

La richiesta di Legambiente. Queste le motivazioni. Sarà lo stop per la nuova frontiera della combustione?

“FERMATE i TRENI a IDROGENO in Lombardia”: fine all’energia “pulita”?

# Legambiente chiede di abbandonare il progetto: concentrarsi sui problemi strutturali della linea Brescia-Edolo

Linea Brescia-Edolo

La richiesta è stata fatta direttamente da Dario Balotta, Presidente Legambiente Basso Sebino, dopo un principio d’incendio avvenuto il 3 marzo 2024 all’esterno di una automotrice nella stazione ferroviaria di Sale Marasino sulla Brescia-Edolo. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha evitato conseguenze peggiori, ma secondo l’associazione ambientalista questo è l’ennesimo segnale che dovrebbe spingere FNM ad abbandonare il maxi-progetto dell’idrogeno sulla linea, concentrando gli sforzi sulla risoluzione dei problemi atavici strutturali e in primis la sicurezza.

Le parole di Balotta: “Mentre gli amministratori di FNM sognano un futuro roseo fatto di costosissimi treni ad idrogeno che forse saranno messi in linea nel 2025 circolano ancora i treni ALn 668 vecchi di 50 anni come quello che è andato a fuoco (ferrovie.it segnala che il treno avrebbe 30 anni). Eppure persino Trenitalia il 17 febbraio scorso aveva radiato definitivamente l’ultima automotrice che aveva sbuffato sulla Brescia – Parma per mezzo secolo ormai ferma da tempo e sostituita dai nuovi ‘Colleoni’“.

Leggi anche: Il PRIMO TRENO a IDROGENO in ITALIA presentato a Milano

# I primi treni previsti in servizio tra il 2024 e il 2025

Credits alstom.com – Coradia Stream

Nel 2020 il Consiglio di Amministrazione di FNM ha infatti deliberato l’acquisto di 6 elettrotreni alimentati a idrogeno, con l’opzione per la fornitura di altri 8 per un investimento è di oltre 160 milioni. I convogli, il primo è stato presentato all’interno di EXPO Ferroviaria 2023, sono sviluppati sulla base della piattaforma Alstom Coradia Stream, dotati di celle a combustibile a idrogeno, con una capacità totale di 260 posti a sedere e un’autonomia superiore a 600 chilometri.  Si tratta dei primo treni a zero emissioni dirette di Co2 per l’Italia e l’obiettivo è mettere in servizio i primi 6 sulla linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo tra il 2024 e il 2025.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

# Svanirà il sogno della Hydrogen Valley?

Struttura treno a idrogeno

La messa sui binari dei treni ad energia pulita si inserisce in un progetto più ampio dal nome H2iseO, che punta a dar vita alla prima Hydrogen Valley italiana nel territorio della provincia di Brescia. Si prevede a tal proposito l’attivazione del primo dei tre impianti di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno rinnovabile senza emissioni di CO2 nel 2025, nel Comune di Iseo. La costruzione di altri due impianti è programmata per il 2026. La produzione di idrogeno servirà per far funzionare, entro la fine del 2025, anche 40 bus che andranno a sostituire l’intera flotta oggi utilizzata da FNM Autoservizi in Valcamonica.

Fonte: ferrovie.it

Continua la lettura con: TRAM come METRO: la LIGHT RAIL sarebbe utile per Milano?

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


Articolo precedenteA MILANO si può essere FELICI?
Articolo successivoLuca RAVENNA è un MILANESE a ROMA
Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.