Oltre 20.000 persone secondo le forze dell’ordine, in una ventina di città, sono scese in strada ieri 14 luglio per protestare contro l’introduzione dell’obbligo del “green pass” annunciato dal presidente Macron. Ecco cosa è successo. E perchè questo potrebbe essere solo l’aperitivo.
🛑 Francia: PROTESTE e MANIFESTAZIONI contro Macron per il GREEN PASS
# Fischiato il presidente Macron durante la parata per la festa della Repubblica
La sera del 12 luglio, il presidente francese Macron ha annunciato in diretta a reti unificate l’estensione dell’obbligo del “green pass”, già dalla prossima settimana, per andare al cinema, al teatro e altri luoghi di cultura. Da inizio agosto il green pass servirà anche per entrare nei ristoranti, bar, prendere un treno a lunga percorrenza o salire su un aereo. Chiunque vorrà prendere parte alla vita sociale dovrà esibire un certificato di completa vaccinazione o di recente guarigione dal Covid oppure un test negativo.
La scelta di Macron ha scatenato le proteste di migliaia di cittadini in tutta la Francia che sono scesi in piazza al grido di “Liberté, liberté”, “Non à la vaccination obligatoire”. Durante la parata militare a Parigi per la festa della Repubblica Francese il presidente Macron è stato sonoramente fischiato dai cittadini a bordo strada mentre attraversava gli Champs-Élysées scortato dalla polizia. Poi sono seguiti gli scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine. Alcuni commentatori parlano di una mossa esclusivamente politica da parte del presidente, a fine mandato, per cercare di recuperare i consensi arrivati al minimo storico. Un crollo di popolarità sancito anche dai pessimi risultati ottenuti dall’alleanza del Presidente nelle recenti elezioni regionali.
# 53 manifestazioni nelle principali città francesi contro l’obbligo del Green pass per viaggiare su treni e aerei e entrare nei ristoranti e teatri
Il Ministero degli Interni francese ha registrato in totale 53 manifestazioni nelle principali città francesi, con oltre 20.000 manifestanti, di cui 1500 a Tolosa, 1400 a Chambery e Lione, 1200 a Montpellier, 1200 a Bordeaux, 800 ad Annecy o 800 a Nantes. Quello che è successo potrebbe essere solo l’aperitivo della protesta: una grande mobilitazione popolare è attesa per sabato 17 luglio.
Yann Fontaine, notaio di 29 anni, ha commentato all’Afp che “il pass sanitario è la segregazione. Macron gioca sulle paure della gente. Conosco persone che si faranno vaccinare solo per portare i loro figli al cinema, non per proteggere gli altri dalle conseguenze gravi del Covid-19.”
Fonte: Le Figaro
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FABIO MARCOMIN
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