Famiglie composte da un unico genitore, lavoro sempre più precario, o per meglio dire ‘flessibile’ che copre anche le ore in cui gli asili sono chiusi e non si sa a chi lasciare la prole. Avviene in Italia come avviene in Germania, anche se in quella città stato di Berlino le cose vanno meglio che da noi.
Per facilitare la vita a genitori single o con turni di lavoro diversi dagli orari di asilo tradizionali, l’amministrazione berlinese per la formazione e i giovani, il Senatsjugendverwaltung, ha attivato un servizio dedicato a chi lavora la sera tardi, di notte, il mattino presto, e non sa a chi lasciare i figli.
Si tratta di un asilo h24, gratuito come quello tradizionale, con prestazione a domicilio ad opera di un educatore – attenzione, non un babysitter pubblico o a spese del comune.
Ecco come funziona.
Chi decide se attivare il servizio? Un ufficio mette in contatto genitori, aziende e personale educativo. Da questo luogo verranno coordinate domanda e offerta, valutando la legittimità delle richieste.
Chi può aderire al progetto? Il genitore o i genitori che lavorano in orari in cui le strutture per l’infanzia siano chiuse, e devono dimostrare che lavorano in orari particolari e che hanno bisogno di assistenza per i loro figli.
Chi paga? Il Kita-Gutschein, “il buono asilo totalmente gratuito nei tre anni che precedono l’iscrizione del bambino alla scuola dell’obbligo” spiega BerlinoCacioePepe.
Welfare allo stato puro.
Questa assistenza alla infanzia e alle sue famiglie, soprattutto provenienti dalle fasce più deboli, permetterà di trovare un’occupazione per chi voglia fare l’educatore e al contempo darà maggiori opportunità di trovare un lavoro anche ai genitori più ingolfati con la gestione della prole.
Di un esperimento simile avevamo parlato qualche tempo fa a proposito del primo asilo di Milano aperto di notte, che aveva destato non poche critiche. Insomma, un seme è stato gettato anche qui da noi, ma, come ci confermavano anche le educatrici, siamo molto lontani da un servizio statale aperto a tutti i cittadini. “In passato si erano proposti per Berlino gli asili aperti 24 ore su 24, ma il Senato berlinese aveva bocciato l’iniziativa. L’idea di garantire educatori a domicilio sembra invece molto più promettente, e così l’amministrazione cittadina ha già messo a disposizione 681.000 euro all’anno per realizzarla”, conclude la nostra fonte. Milano-Berlino 1 a 1, palla al centro.
Fonte: Berlinocacioepepemagazine | foto: magazinedelledonne.it
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