Fine del sogno dei taxi che volano? Al momento è solo uno stop, anche se l’ipotesi di farli debuttare in occasione delle Olimpiadi Invernali 2026 è già stata accantonata. Ecco cosa sta succedendo.
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I taxi volanti hanno perso le Olimpiadi. E all’orizzonte si è alzata la nebbia
# Per i primi voli si dovranno attendere ancora un po’ di anni
Niente Olimpiadi Invernali 2026. Rispetto alle aspettative iniziali, l’orizzonte temporale di far viaggiare a Milano i taxi aerei elettrici si era già spostato almeno al 2027 a causa di ritardi nelle autorizzazioni e nelle forniture. Ora non si sa nemmeno se e quando ci sarà il primo volo. Nel corso dell’audizione in commissione Mobilità e Partecipate di Palazzo Marino nella mattinata di venerdì 6 dicembre, un’ulteriore conferma è arrivata dall’amministratore delegato e direttore generale di Sea, Armando Brunini: «Non è escluso che per le Olimpiadi Milano Cortina si possa fare qualche piccolo test ma sicuramente l’entrata in funzione non sarà quella che ci auspicavamo». Anche a Parigi, che avrebbe dovuto effettuare dei voli sperimentali nel corso delle Olimpiadi estivi 2024, non si è riusciti a fare alcuna prova nonostante le promesse.
# Cosa è stato fatto fino ad oggi
E dire che dei passi in avanti erano stati fatti dagli enti interessati. Prima la delibera comunale del 2021 con oggetto “Linee di indirizzo per la sottoscrizione di un Protocollo di Intesa tra il Comune di Milano e SEA per lo sviluppo della Urban Air Mobility, poi quella del 2023 per la costituzione di una società a maggioranza pubblica per la costruzione di vertiporti. Nell’estate 2024 era arrivata la firma di un Memorandum of Understanding tra Lilium, produttore leader di aeromobili elettrici e pioniere della mobilità aerea regionale, Sea Milan Airports e Skyports Infrastructure, leader nelle infrastrutture per vertiporti per l’industria della mobilità aerea avanzata. Nel frattempo SEA ha anche costituito la società ma con un solo dipendente “antenna” perchè gli investimenti sono fermi e, nonostante l’ENAC stia lavorando per avere una regolamentazione adeguata, il settore almeno in Europa è in una fase di stallo e alcune aziende in crisi.
# La startup degli aerotaxi Lilium è in crisi, mentre Sea congela gli investimenti
Proprio la startup tedesca Lililum che con i suoi jet avrebbe dovuto volare nei cieli milanesi, dopo il memorandum firmato proprio con SEA e Skyports Infrastructure, è una delle aziende in difficoltà. Sul portale della Sec è infatti stato comunicato che ha in corso un processo di ristrutturazione finanziaria guidato da Kpmg. Per questa serie di motivi la società partecipata che gestisce gli aeroporti milanesi ha deciso di congelare i 33 milioni di investimento iniziali previsti e di continuare a monitorare il settore in attesa di scenari migliori.
# Il progetto: 15-20 vertiporti in Lombardia, biglietti da 100 euro a persona nella tratta Linate-Malpensa
Nei piani di SEA è prevista una prima rete di quattro veritiporti milanesi, a Linate, Malpensa, Scalo Romana e Citylife, per arrivare ad averne 15-20 per servire le principali località della Lombardia e istituire collegamenti con altre del nord Italia. Il servizio su larga scala era stato programmato per il 2035, anno in cui è previsto il pareggio di bilancio dell’azienda, ma ora è tutto da rivedere a data da destinarsi. Si stima una media di 200 persone trasportate al giorno già solo con i primi vertiporti di Milano. Le prime simulazioni tariffarie ipotizzano una cifra iniziale di 100-120 euro a persona, per un tragitto da Linate a Malpensa, ma con l’aumento dell’offerta il costo dei biglietti dovrebbe diventare più competitivo.
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# Milano rischia di perdere nella competizione tecnologica sulla mobilità con le altre città, anche italiane
Nell’attesa di capire se e quando si sbloccherà la situazione, Milano ancora una volta disattende gli appuntamenti per l’implementazione di innovazioni tecnologiche nel campo della mobilità. Nonostante sia riconosciuto come il luogo dove, almeno in Italia, le novità arrivano prima che altrove, altre città la stanno superando. È infatti sparita dai radar la navetta a guida autonoma che avrebbe dovuto fare la spola dalla stazione di LODI T.I.B.B. M3 facendo il giro dell’ex Scalo Romana e coprire un percorso non servito dai mezzi pubblici per interscambiare anche con il tram 24 e la circolare 90/91. A Torino stanno sono già stati fatti i primi test e un altro è in partenza su un percorso ad anello di 6 fermate attorno all’università.
Lo stesso discorso con i vertiporti. Allo scalo di Fiumicino ne hanno già realizzato uno e già effettuato il primo volo di prova con la stessa azienda, Volocopter, che dovrebbe effettuare i primi voli commerciali a Parigi.
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FABIO MARCOMIN
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