Il governo spinge sull’idrogeno. Il 20% dei fondi destinati all’ammodernamento della rete sono per treni con questo tipo di alimentazione. La Lombardia è al centro di questo rinnovamento. Vediamo come.
Il futuro della Lombardia sarà a idrogeno? Arrivano i nuovi super treni a energia pulita
# In arrivo in Lombardia 7 treni a idrogeno di ultima generazione
Il futuro dei treni sarà a idrogeno? Questa almeno sembra l’intenzione del governo: dei 700 milioni stanziati per il potenziamento del parco ferroviario regionale secondo il decreto di riparto del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, 117 milioni sono destinati alla Lombardia. Verranno utilizzati per 12 nuovi treni ad alimentazione elettrica o a idrogeno: nello specifico, 84,5 milioni saranno utilizzati per l’acquisto di 7 convogli a idrogeno, mentre 32,8 milioni per il potenziamento del servizio pubblico regionale ferroviario con 5 nuovi treni elettrici.
# Il 20% dei fondi nazionali sono destinati a treni ad idrogeno
Dei 700 milioni complessivi stanziati per l’Italia, 139,3 milioni sono destinati a convogli ad alimentazione di idrogeno. Non solo: 525 milioni andranno impiegati per treni ad alimentazione elettrica e a idrogeno. I nuovi treni a idrogeno saranno due in Campania per una spesa di 27,4 milioni, sette in Lombardia per 84,5 milioni e due in Puglia per 27,4 milioni.
525 milioni di euro andranno a potenziare il parco rotabile per il servizio pubblico regionale ferroviario, equamente distribuiti tra Mezzogiorno e Centro-Nord.
“Confermiamo la determinazione ad ammodernare il Paese, con massima attenzione a tutte le Regioni come dimostriamo in Lombardia, con scelte che rispettano l’ambiente senza forzature ideologiche e con buonsenso” ha dichiarato il ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini.
La prima metrotranvia alimentata ad idrogeno da Cologno a Vimercate?
Intanto si rilancia il tema dell’alimentazione a idrogeno anche per i trasporti pubblici locali. Da tempo si discute del prolungamento della metropolitana da Cologno a Vimercate, senza successo perché l’analisi dei costi/benefici è negativa.
E allora perché non pensare ad una metrotranvia che corra in superficie su sede propria alimentata ad idrogeno?
L’eliminazione della linea aerea di contatto ripagherebbe l’acquisto dei treni necessari alla tratta. La tecnologia disponibile è sicura, il tempo di ricarica dei serbatoi è di circa 15 minuti per una percorrenza di almeno 400 km, i tempi di esecuzione dell’opera sarebbero ridotti rispetto ad una soluzione tradizionale.
Continua la lettura con: La nuova FRONTIERA per Milano: la METROTRANVIA ad IDROGENO?
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