Roberto Bolle, per rispondere all’accaduto, esordisce sui social con un bellissimo “Boh”. Lo scorso 5 marzo, il teatro alla Scala di Milano aveva annunciato che durante i tamponi di controllo quasi 50 persone tra ballerini e membri dello staff erano risultate positive. Oggi, dopo un secondo test Covid, sembrerebbe che per 34 dei 35 ballerini positivi il tampone sia stato negativo. Solo a distanza di 3 giorni!
🛑Il MISTERIOSO FOCOLAIO della SCALA: virus sparito in tre giorni
# Il caso
Venerdì 5 marzo il teatro alla Scala di Milano aveva diffuso la notizia che 35 ballerini, 3 membri della direzione del ballo, 3 membri del cast del dittico Kurt Weill (programmato per la diretta streaming su Rai 5 il 18 marzo), 2 sarte e 2 addetti del settore parrucco erano risultati positivi dopo il tampone di controllo settimanale. Tutti asintomatici tranne uno.
La diffusione del virus era stata repentina, tanto che si pensava si trattasse di una variante. Il teatro aveva agito prontamente comunicando la sospensione delle prove di tutti gli spettacoli, ad eccezione dello Stabat Mater di Rossini perché tutti i professori d’orchestra erano negativi, e aveva mandato l’intero corpo di ballo in quarantena. Dopo 3 giorni, la Scala ha fatto fare nuovamente il tampone al suo staff e mistero, 34 dei 35 positivi che hanno rifatto il tampone erano già “guariti”.
# Presunto contagio svanito nel nulla
Come può essere successo? Errore umano? Ci sono ancora i tamponi falsi positivi? O è tutta colpa delle varianti? Domande che potrebbero andare avanti fino a non finire, aggiungendosi alle mille che tutti noi ci facciamo da qua ad un anno. Fatto sta che nel giro di 3 giorni il Teatro alla Scala si è trovato da avere l’intero corpo di ballo e l’intero staff ad averne la metà, per poi ritornare ad averli quasi tutti. Ovviamente l’unico risultato positivo è ancora in quarantena e così chi ha avuto contatti stretti con lui, ma la compagnia ha registrato comunque un danno concreto, causato principalmente dall’aver rimandato gli spettacoli.
Dovremo aggiungere anche questo avvenimento agli “strani casi” a cui il Covid ci fa assistere.
Fonti: milanotoday.it
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BEATRICE BARAZZETTI
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