Il nuovo mega luxury store di Louis Vuitton che celebra le case di ringhiera

C'è persino la miniatura del Duomo e un ristorante curato da un tre stelle Michelin. Per la design week in anteprima una collezione esclusiva

0
Credits Louis Vuitton - Interno Louis Vuitton
Naviga su Milano Città Stato senza pubblicità

Nel cuore di Milano, tra storia e avanguardia, riapre le porte il nuovo flagship store firmato Louis Vuitton nella sua storica sede milanese dopo tre anni di restauro.

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

Il nuovo mega luxury store di Louis Vuitton che celebra le case di ringhiera

# Un palazzo che racchiude la storia di Milano

Credits Louis Vuitton – Interno Louis Vuitton

Louis Vuitton riapre al numero 2 di via Montenapoleone, nei suggestivi spazi del tardo neoclassico Palazzo Taverna Radice Fossati (1835), completamente trasformato da un architetto di fama mondiale: sono 4.600 metri quadri su quattro piani di pura meraviglia.

Cuore del nuovo store è la corte di una tipica casa di ringhiera, con piante rigogliose che scendono dai suoi ballatoi, curate dal paesaggista milanese Marco Bay, dove ad ogni piano accolgono le collezioni della maison. Si tratta di un progetto che omaggia la città di Milano, reinterpretando con eleganza la tipica casa milanese con balconate verdi affacciate su un lucernario che inonda di luce gli ambienti e moltiplica lo stupore. Infatti, è a dir poco suggestivo il soffitto, trasformato in un lucernario in vetro: entrando, i raggi del sole possono inclinarsi secondo le ore, movimentando una scenografia di linee, disegni e foglie di gelsomini.

# C’è persino la miniatura del Duomo riprodotta con cura nei dettagli

Credits Louis Vuitton – Negozio Montenapoleone

Al guida del progetto c’è Peter Marino, che da tempo disegna le boutique Vuitton in giro per il mondo. Per lo spazio dalla metratura quasi raddoppiata, l’architetto francese ha scelto l’eccellenza della manodopera locale, dalla falegnameria alle pietre lavorate nei laboratori lombardi: si possono contare fino a 15 varietà minerali, tra queste il tipico Giallo di Siena usato per tradizione in Lombardia. In un solo spazio, si intrecciano epoche, stili e materiali che definiscono il patrimonio culturale e artigianale della città. Palazzo Taverna sorge all’ingresso di Via Montenapoleone, con la sua iconica facciata caratterizzata da colonne ioniche e timpani. Fu costruito nel 1835 su progetto di Ferdinando Albertolli, ma oggi ospita il negozio di Louis Vuitton di Milano, una dimora che richiama la nobiltà, simbolo dell’intero quartiere noto come Il Quadrilatero della Moda.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

Ogni dettaglio dei nuovi spazi esprime i legami tra Louis Vuitton e l’Italia con un tributo a Milano, non solo nelle sue architetture tipiche ma anche nei suoi simboli, come la miniatura del Duomo riprodotta con cura, dalle guglie alle decorazioni gotiche. L’illuminazione ne valorizza la silhouette, richiamando uno dei simboli più rappresentativi della città.

# Ogni spazio richiama le storiche dimore milanesi come Necchi Campiglio e Palazzo Bagatti Valsecchi

 

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

Un post condiviso da Francesca Grignaffini (@griff_fra)

Al primo piano si trovano le calzature e qui il soffitto è ispirato agli androni milanesi con un disegno lineare in stucco e gesso. Da non perdere è la scala ispirata alla Villa Necchi Campiglio di Portaluppi: ogni dettaglio di questa scala rimanda all’architettura milanese, dalla struttura sospesa del gradino al semiarco che accoglie la chiave di volta, entrambi richiami alla maestosa scalinata di Palazzo Bagatti Valsecchi.

La stanza dedicata al prêt-à-porter femminile richiama Casa Corbellini-Wassermann, un’altra creazione di Portaluppi. Il salone privato, riservato agli appuntamenti, è rivestito di pannelli metallici, in tonalità che vanno dal bianco all’oro, realizzati dall’artista americana Elisabett Gudmann. Ogni ambiente e ogni spazio, dall’atrio centrale al vano scala, ospita un’ampia collezione di arte contemporanea. Tra gli artisti e maestri italiani in mostra: Mimmo Paladino, Carla Accardi, Peter Halley e Alfonso Clerici. Grande la cura è stata messa nella scelta degli arredi, che sfoggiano pezzi di Luciano Frigerio, Gio Ponti, Ico Parisi, Osvaldo Borsani e Angelo Mangiarotti.

# Il primo flagship store italiano della maison francese con ristorante, guidato dal tre stelle Michelin Da Vittorio, e un caffè

Ma la vera rivoluzione è che per la prima volta in Italia il flagship ospita anche un ristorante e un caffè in collaborazione con il ristorante Da Vittorio che è una vera eccellenza da tre stelle Michelin. Il ristorante è situato dove un tempo sorgeva il cortile centrale di Palazzo Taverna, che punta sul concetto di luxury snacking con piatti semplici e generosi. Un’esperienza sensoriale che unisce moda, design e alta cucina.

# In anteprima la collezione Casa in occasione della Design Week

Credits Louis Vuitton – Collezione casa

Ma non finisce qui: in occasione della Milano Design Week, lo store di Milano rivela in anteprima la collezione Casa di Louis Vuitton, esposta anche nello scenografico Palazzo Serbelloni, che sarà visitabile fino al 13 aprile. Al lancio questa settimana la Signature Collection, mentre la collezione Objets Nomades avrà uno spazio di vendita permanente.

Continua la lettura con: Il primo store «unbranded» d’Italia è diventato un «negozio camaleonte»

MARTA BERARDI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


Articolo precedenteI «paesi orribili vicino a Milano»: le 5 idee per rilanciare i pustass dei dintorni
Articolo successivoLe 7 cose che un milanese ama di Roma
Marta Berardi
Sociologa tirocinante. Appassionata di lingue, arte, cultura, musica, marketing e comunicazione. Mi affascina il mondo e il modo in cui si muove ed esprime: viaggiare è la mia dimensione. Sempre vissuto nella periferia di Milano, ho imparato a comprenderla meglio una volta cresciuta, anche se sono sempre alla ricerca di iniziative che possano renderla una città ancora più stimolante

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome