In un’Italia particolarmente sofferente, in cui si è assistito ad un calo drastico del PIL e delle spese pro capite dei cittadini, quanto emerge dallo studio “Global Wealth and Lifestyle Report 2021” di Julius Baer sorprende. L’Italia e quindi anche la Lombardia e il suo capoluogo non sono riusciti ancora a rialzarsi, al contrario ad esempio di alcuni stati asiatici che sono usciti rapidamente dalla pandemia e hanno mantenuto la loro economia abbastanza stabile. Ciò nonostante Milano sale di posizione nella classifica delle città più care al mondo. Come è possibile?
Il PARADOSSO: nell’anno del Covid MILANO è SALITA nella classifica delle CITTÀ PIÙ CARE del mondo
# Lo studio di Julius Baer
L’indagine “Global Wealth and Lifestyle Report 2021” di Julius Baer consiste nello studio di un paniere di 20 beni e servizi rappresentativi dello stile di vita della clientela facoltosa in 20 tra le città più ricche al mondo. Rispetto al 2019 la stessa analisi, però, è stata modificata, dato che lo stile di vita delle persone è nettamente cambiato a causa del Covid. Se nel 2019 tra i servizi studiati c’erano la richiesta di personal trainer e i banchetti di matrimonio, nel 2020 sono stati sostituiti ad esempio dall’acquisto di biciclette o apparecchi tecnologici. Tuttavia, anche l’elenco delle città è cambiato: ad esempio Vienna, Istanbul e Los Angeles non sono state incluse. I dati dello studio furono raccolti tra luglio e settembre 2020, quindi dopo la prima ondata e appena prima della seconda.
# Milano è la 13esima città più cara del mondo
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Milano nell’analisi
Secondo Julius Baer gli italiani spendono in media 195 dollari all’anno in beni di lusso. Se nell’indice le prime posizioni sono occupate dalle città asiatiche, come Shangai, Tokyo e Hong Kong, anche le performance europee non sono male. Milano si posiziona al 13esimo posto, poco più in basso di metà classifica e sopra Barcellona e Francoforte, ma Parigi e Londra occupano rispettivamente il 7° e 8° posto. Milano è salita nella classifica grazie alle quotazioni immobiliari, le più alte nel Paese e sempre in crescita dal 2017, e aumentate grazie alla domanda estera. Nel capoluogo lombardo, inoltre, ci sono alcuni articoli, come la tecnologia di fascia alta e i vini pregiati, che hanno prezzi molto più alti rispetto alla media internazionale.
# Il paradosso
Come è possibile che, di fronte a migliaia di persone che hanno perso il lavoro, chiusure di attività e in generale ad una disponibilità economica pro-capite più bassa rispetto agli anni precedenti, Milano diventi la 13esima città più esclusiva al mondo? Verrebbe da dire che è vero che i ricchi si arricchiscono sempre e a rimetterci sono sempre le classi più povere, quelle che forse neanche nel 2019 acquistavano i beni di lusso analizzati da Julius Baer. Ciò nonostante, anche nell’indagine, si notano i segni della crisi: andare fuori a mangiare nella città ora costa il 13% in meno rispetto al 2019 e scarpe da donna e i voli in business class sono diminuiti rispettivamente dell’11% e del 25%.
Fonti: wallstreetitalia.com
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BEATRICE BARAZZETTI
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