L’obiettivo: creare un modello di car sharing unico in Europa, che combini i vantaggi dell’auto elettrica con quelli della guida autonoma, consentendo agli operatori di mettere a disposizione un numero ridotto di mezzi per rendere capillare il servizio. Vediamo come funziona e quando potrebbe diventare operativo.
Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare
Il Politecnico di Milano lancia i primi test del car sharing elettrico a guida autonoma (e con ricarica wireless)
# L’obiettivo del progetto: sviluppare un servizio di car sharing a guida autonoma unico in Europa
In base a recenti studi, le auto vengono utilizzate mediamente per 70 minuti al giorno, rimanendo ferme per il 95% del tempo. In Europa percorrono 10mila chilometri all’anno. Nel prossimo futuro la popolazione nei centri urbani italiani dovrebbe passare dal 70% attuale all’80%. Tutti questi elementi hanno portato A2A a ripensare alla mobilità del futuro. L’iniziativa è parte del programma Urban Opera di AIDA – Artificial Intelligence Driving Autonomous, sviluppato dal Politecnico di Milano, promossa all’interno del partenariato MOST (Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile). L’obiettivo è creare nel giro di due o tre anni un modello di car sharing unico in Europa, che combini i vantaggi dell’auto elettrica con quelli della guida autonoma, consentendo agli operatori di mettere a disposizione un numero ridotto di mezzi per rendere capillare il servizio, dato che questi ultimi si posizioneranno dei luoghi strategici della città quando sono inutilizzati.
# Il primo su strada pubblica: una novità assoluta in Italia, con una Fiat 500 elettrica con ricarica a induzione
La prima prova ha avuto esito positivo. Il 22 gennaio una Fiat 500 elettrica ha percorso il suo primo chilometro in modalità completamente automatica dalla sede di A2a bresciana al termovalorizzatore. La sperimentazione è stata autorizzata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Comune di Brescia in base alle direttive del decreto ministeriale “Smart Road” e prevede una durata di circa un anno, fino a novembre 2025 con uno/due test al mese.
L’area interessata copre una vasta porzione di Brescia, compreso il centro storico e i quartieri limitrofi, come via Branze, viale Bornata, piazza della Repubblica, via Veneto, via Corsica, via Triumplina e viale Europa, ma sono escluse le tangenziali. Si tratta di una prima assoluta in Italia di prove su strada pubblica. Ogni test viene monitorato da un supervisore a bordo del veicolo e in tempo reale da una control room dedicata nella sede A2A di via Lamarmora, a cui si aggiunge una safety car accompagnerà i veicoli durante la circolazione per segnalare agli utenti la sperimentazione in corso.
# Come funziona il servizio
L’obiettivo è ridefinire il concetto di auto condivisa. L’utente non è più costretto a raggiungere il veicolo ma lo attende come un taxi nel luogo in cui si trova, sale a bordo e poi ci penserà da solo il mezzo a parcheggiarsi o a dirigersi verso un altro cliente o una staziona di ricarica. In questo modo si riducono i rischi e si semplifica la gestione del servizio. Per quanto riguarda la ricarica, anche questa è pensata per essere effettuata in modo autonomo, grazie a un sistema di ricarica wireless (WPT) per veicoli elettrici allo studio insieme al Dipartimento di Energia – sezione Elettrica del Politecnico di Milano. In fase di test c’è un prototipo con una potenza pari a 7 kW. I veicolo possono operare a bassa velocità, fino a 30 km/h.
# Il software a guida autonoma del Politecnico di Milano
Il cuore del progetto è il sistema di guida autonoma sviluppato dal Politecnico di Milano. La soluzione integra un setup di hardware avanzato, composto da sensori di ultima generazione, attuatori, servizi di networking e unità di calcolo, con algoritmi di intelligenza artificiale progettati per imitare il comportamento di un conducente umano, garantendo elevati standard di precisione e sicurezza durante la guida.
# Quando potrebbe debuttare
Se la fase di sperimentazione dovesse concludersi nel migliore dei modi A2A ha fissato nel 2026 il momento in cui uscire dai confini della città con una flotta di almeno 30 auto. Per le Olimpiadi Invernali arriverà anche a Milano?
Fonte: GruppoA2a
Continua la lettura con: A Milano servono tunnel e parcheggi: le auto vanno messe sottoterra, non eliminate dal pianeta
FABIO MARCOMIN
Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza
Clicca qui per il libro di Milano Città Stato
Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/